«L’Italia forte anche senza i big»
Il punto del capitano alle soglie del debutto (giovedì) Volandri: «I miei ragazzi faranno fronte alle assenze di Berrettini e Sinner. Ce la possiamo giocare»
«Ovviamente le assenze di Berrettini e Sinner sono un dispiacere per tutto il gruppo, ma sono sicuro che sapremo far fronte a queste perdite. I ragazzi daranno il massimo e si faranno trovare pronti». Filippo Volandri non ha dubbi e dopo aver avuto tanto coraggio nella sua recente gestione da capitano, adesso chiede ai suoi uomini di replicare in campo. Quando ha dovuto scegliere “Filo” non si è mai tirato indietro, ma nella trasferta di Malaga per le Davis Cup Finals le decisioni di formazione sono teoricamente obbligate. Le defezioni delle due individualità più importanti hanno scritto le gerarchie attuali della squadra che giovedì 24 novembre affronterà ai quarti di finale gli Stati Uniti d’America.
Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego verosimilmente saranno i due singolaristi e il doppio, cruciale nel format attuale della competizione, sarà in mano a Simone Bolelli e Fabio Fognini. Sulla carta solo quest’ultimo potrebbe far pensare a Volandri di mettere mano agli schieramenti; considerando la scelta di non chiamare un quinto uomo a rimpiazzare l’assenza last minute di Berrettini. «Sono sicuro che sapremo far fronte a queste due perdite, i ragazzi daranno il massimo e tutti si faranno trovare pronti. Ho la fortuna di avere una squadra competitiva e di poter fare delle scelte a prescindere dalle assenze - garantisce il capitano azzurro -.Gli allenamenti procedono bene, abbiamo preso confidenza con la superficie che è leggermente più veloce rispetto a quella del girone di Bologna dello scorso settembre. Il rimbalzo delle palline è più basso, ma i ragazzi si stanno trovando a loro agio. Tutto il team sta dando grandissima disponibilità, in allenamento i segnali sono ottimi e non vediamo l’ora di scendere in campo. Direi che tutto procede nel verso giusto».
Dopo la sconfitta di Madrid nel 2019 e la vittoria di Torino nel 2021, per la terza edizione consecutiva della Davis l’Italia affronterà gli Stati Uniti d’America. Quella tra le due compagini sarà l’unica sfida dei quarti di finale a disputarsi in mattinata (primo singolare alle ore 10) nella cornice del Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga, che quest’anno ha preso il posto della Caja Magica di Madrid.
La squadra a stelle e strisce, capitanata dall’ex top ten Mardy Fish, si presenta all’appuntamento per l’insalatiera con Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Tommy Paul e Jack Sock. Quella americana non solo è una rosa di tutto rispetto, ma gode anche di uno stato di ottima salute.
Ne è ben consapevole Volandri che guarda con attenzione al confronto: «Questa è stata la prima giornata in cui abbiamo potuto vederli al lavoro, anche se noi dobbiamo pensare innanzitutto a noi stessi perché tutte le squadre qui a Malaga sono forti. Gli USA sono sicuramente uno dei team più competitivi ma noi li affronteremo con la consapevolezza di potercela giocare».
Il roster statunitense si è ufficialmente riunito con l’arrivo di Taylor Fritz, reduce dalla semifinale alle Nitto ATP Finals di Torino. Mercoledì invece l’Italia accoglierà Matteo Berrettini che, nonostante lo stop per l’infortunio al piede sinistro accusato a Napoli, ha scelto di andare a sostenere i compagni. «Matteo ci mancherà e nella nostra chat abbiamo espresso il dispiacere per la sua defezione - ha confessato Volandri -. Provando a recuperare fino all’ultimo ha dimostrato attaccamento alla maglia.
Siamo contenti di averlo a Malaga al nostro fianco, anche perché non è mai successo in passato che un giocatore infortunato decidesse di intraprendere la trasferta pur non potendo giocare. Questo è un segnale importante da parte sua e conta molto per una squadra che vuole stare con lui».
Sarà una spinta in più per la Nazionale che va a caccia della prima semifinale della gestione Volandri contando sulla compattezza di un gruppo che farà squadra intorno a due leader: quello tecnico Lorenzo Musetti e quello di spogliatoio Fabio Fognini.
«Matteo è in arrivo la sua presenza è molto importante per la squadra»
«Gli Usa qui forse sono i più forti, ma dobbiamo pensare prima a noi stessi»