Corriere dello Sport

Troppe punte e Leo svagato il Var fa il resto

Al Shehri pareggia, Al Dawsari realizza il gol della vita. Recupero infinito, l’Albicelest­e non passa

- Di Roberto Maida INVIATO A DOHA

Èstata un’Argentina sballata. Diversi colleghi, con la maglietta di Messi addosso dentro alla tribuna stampa, sono sicuri che Scaloni abbia sottovalut­ato i sauditi, nella strategia più che nell’atteggiame­nto: schierando una formazione molto offensiva con l’intenzione di sfruttare la qualità, era sicuro che la volpe Renard si sarebbe lasciata schiacciar­e rinunciand­o a giocare. È stato esattament­e l’opposto. E questo rende giustizia alla vittoria dell’Arabia. Nei primi 48 minuti, gli argentini sono finiti 8 volte in fuorigioco (sarebbero state 10 alla fine, secondo un’idea di sfruttamen­to della tecnologia studiata), con tre reti, due a Lautaro e una a Messi, annullate. E, pur creando qualche situazione favorevole, i sudamerica­ni hanno dovuto chiedere aiuto al Var che ha segnalato all’arbitro.

LEZIOSI. Messi ha calciato bene il rigore, costruendo dentro di sé un castello mentale: il più, in sostanza, era fatto. Quando mai l’Arabia Saudita avrà il coraggio di andare a cercarsi il pareggio, con il rischio dell’imbarcata stile Iran? Invece i sauditi, trascinati da un pubblico rumorosiss­imo a Lusail, hanno mantenuto la linea difensiva alta e hanno aggredito i portatori di palla avversari, che andavano a due all’ora. Lo juventino Di Maria è stato quasi irritante, anche Lautaro si è reso pericoloso solo in fuorigioco. Ma soprattutt­o l’Argentina, con questo 4-4-2 che è qausi 4-2-4 e nessun incontrist­a sulle mezzali, ha concluso il primo tempo sonnecchia­ndo e poi ha buttato tutto via a inizio ripresa.

DISTRATTO. Quando Messi, spalle alla porta, perde un pallone, di solito l’Argentina attacca lo scippatore e riprende il controllo. In questo caso invece De Paul e Paredes sono stati saltati dal passaggio verticale di Al Brikan, i due centrali sono “scappati” indietro, con Romero incapace di tenere il passo del centravant­i Al Shehri, 29 anni, primo calciatore saudita a segnare in un club europeo: lo fece nella breve avventura in Portogallo al Beira-Mar prima di tornare a casa nell’Al Hilal. Era al debutto mondiale come tanti compagni. Nel momento di confusione totale, e di sconvolgim­ento delle percezioni, l’Arabia ha insistito e ha vinto con il tiro della vita di Salem Al Dawsari, che ha saltato l’ex

udinese e poi ha raggiunto l’angolo alto. Un gol pazzesco ma non casuale: Al Dawsari, classe 1991 e un breve e infruttuos­o passato al Villarreal, aveva segnato anche nel Mondiale russo, a Volgograd contro l’Egitto. Oggi anche lui gioca nell Al Hilal, una delle principali squadre della capitale Riad.

DISORDINE. L’Argentina, vittima di un blackout di 5-6 minuti, ha cercato di riorganizz­arsi. Ma a parte una spizzata di Tagliafico che ha infastidit­o il portiere Al Owals, non ha più prodotto occasioni nitide. I cambi di Scaloni sono stati insignific­anti. Quando Messi, in una delle sue giornate depresse, ha tirato cinque metri sopra alla traversa una punizione dai “suoi” venti metri, si è capito che non era più aria. Neanche condizio

nata. E neppure il solito maxi recupero, una costante ormai a Qatar 2022, è servito all’Argentina per evitare la sconfitta, la prima dopo oltre tre anni composti da 36 risultati positivi di fila. Una delle teoriche favorite del torneo ora è costretta a giocarsi la qualificaz­ione con Polonia e Messico. Per fortuna di Messi, le avversarie hanno pareggiato nell’altra partita del girone tenendo tutto aperto. Ma l’Argentina non può più sbagliare una virgola.

Una riflession­e finale si impone da un punto di vista anagrafico: mai una squadra aveva giocato con quattro over 34 nella storia del Mondiale. Se l’Inghilterr­a vola sulle ali di Bellingham (2003) e Saka (2001) garantendo­si presente e futuro, Scaloni o (chi per lui) dovrà rendersi conto che un ciclo sta finendo. Quanto all’Arabia Saudita, che è una buona squadra e ha anche due o tre giocatori tecnicamen­te molto bravi, adesso viene il difficile: per passare il turno bisogna confermars­i contro nazionali che la affrontera­nno con maggiore rispetto.

Tre gol annullati con la nuova tecnologia per il fuorigioco

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GETTY IMAGES Una delle reti annullate a Lautaro Martinez, 25 anni
 ?? GETTY IMAGES ?? Il gol decisivo di Salem Al Dawsari, 31 anni
GETTY IMAGES Il gol decisivo di Salem Al Dawsari, 31 anni
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