Troppe punte e Leo svagato il Var fa il resto
Al Shehri pareggia, Al Dawsari realizza il gol della vita. Recupero infinito, l’Albiceleste non passa
Èstata un’Argentina sballata. Diversi colleghi, con la maglietta di Messi addosso dentro alla tribuna stampa, sono sicuri che Scaloni abbia sottovalutato i sauditi, nella strategia più che nell’atteggiamento: schierando una formazione molto offensiva con l’intenzione di sfruttare la qualità, era sicuro che la volpe Renard si sarebbe lasciata schiacciare rinunciando a giocare. È stato esattamente l’opposto. E questo rende giustizia alla vittoria dell’Arabia. Nei primi 48 minuti, gli argentini sono finiti 8 volte in fuorigioco (sarebbero state 10 alla fine, secondo un’idea di sfruttamento della tecnologia studiata), con tre reti, due a Lautaro e una a Messi, annullate. E, pur creando qualche situazione favorevole, i sudamericani hanno dovuto chiedere aiuto al Var che ha segnalato all’arbitro.
LEZIOSI. Messi ha calciato bene il rigore, costruendo dentro di sé un castello mentale: il più, in sostanza, era fatto. Quando mai l’Arabia Saudita avrà il coraggio di andare a cercarsi il pareggio, con il rischio dell’imbarcata stile Iran? Invece i sauditi, trascinati da un pubblico rumorosissimo a Lusail, hanno mantenuto la linea difensiva alta e hanno aggredito i portatori di palla avversari, che andavano a due all’ora. Lo juventino Di Maria è stato quasi irritante, anche Lautaro si è reso pericoloso solo in fuorigioco. Ma soprattutto l’Argentina, con questo 4-4-2 che è qausi 4-2-4 e nessun incontrista sulle mezzali, ha concluso il primo tempo sonnecchiando e poi ha buttato tutto via a inizio ripresa.
DISTRATTO. Quando Messi, spalle alla porta, perde un pallone, di solito l’Argentina attacca lo scippatore e riprende il controllo. In questo caso invece De Paul e Paredes sono stati saltati dal passaggio verticale di Al Brikan, i due centrali sono “scappati” indietro, con Romero incapace di tenere il passo del centravanti Al Shehri, 29 anni, primo calciatore saudita a segnare in un club europeo: lo fece nella breve avventura in Portogallo al Beira-Mar prima di tornare a casa nell’Al Hilal. Era al debutto mondiale come tanti compagni. Nel momento di confusione totale, e di sconvolgimento delle percezioni, l’Arabia ha insistito e ha vinto con il tiro della vita di Salem Al Dawsari, che ha saltato l’ex
udinese e poi ha raggiunto l’angolo alto. Un gol pazzesco ma non casuale: Al Dawsari, classe 1991 e un breve e infruttuoso passato al Villarreal, aveva segnato anche nel Mondiale russo, a Volgograd contro l’Egitto. Oggi anche lui gioca nell Al Hilal, una delle principali squadre della capitale Riad.
DISORDINE. L’Argentina, vittima di un blackout di 5-6 minuti, ha cercato di riorganizzarsi. Ma a parte una spizzata di Tagliafico che ha infastidito il portiere Al Owals, non ha più prodotto occasioni nitide. I cambi di Scaloni sono stati insignificanti. Quando Messi, in una delle sue giornate depresse, ha tirato cinque metri sopra alla traversa una punizione dai “suoi” venti metri, si è capito che non era più aria. Neanche condizio
nata. E neppure il solito maxi recupero, una costante ormai a Qatar 2022, è servito all’Argentina per evitare la sconfitta, la prima dopo oltre tre anni composti da 36 risultati positivi di fila. Una delle teoriche favorite del torneo ora è costretta a giocarsi la qualificazione con Polonia e Messico. Per fortuna di Messi, le avversarie hanno pareggiato nell’altra partita del girone tenendo tutto aperto. Ma l’Argentina non può più sbagliare una virgola.
Una riflessione finale si impone da un punto di vista anagrafico: mai una squadra aveva giocato con quattro over 34 nella storia del Mondiale. Se l’Inghilterra vola sulle ali di Bellingham (2003) e Saka (2001) garantendosi presente e futuro, Scaloni o (chi per lui) dovrà rendersi conto che un ciclo sta finendo. Quanto all’Arabia Saudita, che è una buona squadra e ha anche due o tre giocatori tecnicamente molto bravi, adesso viene il difficile: per passare il turno bisogna confermarsi contro nazionali che la affronteranno con maggiore rispetto.
Tre gol annullati con la nuova tecnologia per il fuorigioco