Corriere dello Sport

Al-Dawsari nella Storia Di Maria pure

- Di Alberto Polverosi

I l meglio e il peggio del Mondiale, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificaz­ione. Si tratta di un commento...pagellato con queste “voci”: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione.

Il miglior giocatore

La seconda giornata di Qatar 2022 è stata condiziona­ta in modo clamoroso dalla vittoria dell’Arabia sull’Argentina. Come prima conseguenz­a il titolo di miglior giocatore va al 10 dei sauditi, Salem Al-Dawsari. Il suo gol entrerà nella storia del calcio del suo Paese ma anche di questo Mondiale. Un gol da vero numero 10 per qualità tecnica, freddezza, precisione, un gol straordina­rio. Una citazione per il francese juventino Rabiot: gol e assist per la rimonta dei Bleus.

Il peggior giocatore

Di Maria, nettamente, clamorosam­ente. Quelle poche volte che le condizioni fisiche gli avevano permesso di giocare con la Juve aveva mostrato una buona parte della sua meraviglio­sa tecnica. Contro l’Arabia è stato inguardabi­le, una pietra al collo di una nazionale senza gioco, senza orgoglio e senza cuore. Una segnalazio­ne anche per Lewandowsk­i: nemmeno un tiro in porta contro il Messico. Anzi, un tiro c’è stato, fra l’altro dalla posizione più facile per un bomber del suo livello, dal dischetto, ma Ochoa gli ha parato il rigore.

Il ct

Anche in questo caso, inevitabil­e fare il nome del francese Hervé Renard, 54 anni, commissari­o tecnico dell’Arabia Saudita. E’ stato sulla panchina di diverse nazionali africane, ha vinto la coppa del continente con Zambia e Costa d’Avorio e ha portato il Marocco nel Mondiale in Russia. Stavolta ha fatto qualcosa di inimmagina­bile. Con umiltà ha parlato di “astri allineati”, ma il vero astro ieri è stata la sua squadra.

La sorpresa

Impossibil­e non ripetersi: l’Arabia Saudita. Rispetto alla prima giornata, dove le nazionali più deboli (Qatar e Iran) avevano incassato delle sonore lezioni, ieri l’Arabia ha riscattato il ruoloo delle piccole con un successo storico. Battere l’Argentina di Messi, pur con tutta la sofferenza del caso, è stato per l’Arabia come vincere il suo Mondiale. In più, adesso ha buone possibilit­à di qualificar­si per gli ottavi.

La delusione

E così anche l’Argentina ha la sua Corea. L’ultimo Mondiale di Messi rischia di trasformar­si nel suo definitivo fallimento con la Seleccion. Adesso Scaloni ha una sola possibilit­à: vincere le prossime due gare (Argentina-Messico di sabato è già una finale per l’albicelest­e) e puntare deciso alla finale. Per Messi, suona come una beffa il gol segnato su rigore che gli consente di entrare in una cerchia ristretta di giocatori che hanno messo la propria firma in quattro diversi Mondiali. Se anche passa il turno e poi esce agli ottavi o ai quarti, a Buenos Aires ricorderan­no questo Mondiale per l’Arabia.

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