Corriere dello Sport

Francia, grande prova di forza La Serie A aiuta Deschamps

Lo juventino si conferma in uno stato di forma mostruoso Il rossonero arriva a quota 51 in nazionale a pari merito con Henry: nessun altro come loro Theo Hernandez prende il posto del fratello e il controllo assoluto della fascia Rabiot, due volte Giroud

- Di Alberto Polverosi

Non è da questo 4-1 all’Australia, non è dai gol e gli assist di Mbappé e Rabiot e nemmeno dalla doppietta di Giroud che si scopre la forza mostruosa della Francia, ma certo da ieri la sua candidatur­a al bis mondiale ha preso ancora più consistenz­a. Era in svantaggio e ha ripreso tutto quanto, gioco, vittoria, primo posto nel girone e applausi. Un dominio totale per 70 minuti, con 21 tiri, 8 calci d’angolo e una mezza dozzina di occasioni da rete oltre ai 4 gol.

LO SPAVENTO. La Francia ha fatto la voce grossa, ma prima ha avuto il tempo anche di spaventars­i, una grande paura durata 18 minuti. I campioni del mondo sotto contro l’Australia e sulla testa di Deschamps si agitavano gli stessi fantasmi che qualche ora prima avevano tormentato Scaloni. Diciotto minuti complicati anche dall’infortunio di Lucas Hernandez (si è bloccato nell’azione del gol australian­o), subito sostituito da suo fratello Theo. L’Australia aveva segnato un gol stile-Gasperini, da esterno destro (Leckie) a esterno sinistro (Goodwin) e Lloris battuto. I Bleus non potevano crederci, ma era davvero così. Fra l’altro i loro modesti avversari stavano giocando con scioltezza, con grande serenità e questo faceva ancora più paura ai francesi.

LA RIMONTA DI RABIOT. Al ct ex juventino è andata in soccorso la nostra Serie A. Gol del pareggio: cross del milanista Theo, inseriment­o e colpo di testa dello juventino Rabiot. Gol del 2-1: palla recuperata da Rabiot a ridosso dell’area australian­a (perché anche chi non è dotato - Irvine e Atkinson - vuole stare alla moda costruendo dal basso...), tacco di Mbappé, assist dello juventino, tocco facile a porta vuota del milanista Giroud. Risultato ribaltato dopo mezz’ora di partita. Poi la Francia ha cominciato a tenere palla abbassando il ritmo, ha cercato l’imbucata di Dembelé e Mbappé che ha sbagliato un gol incredibil­e a tre metri dalla porta solo perché ha voluto esagerare, entrando in spaccata anziché spingere in rete il fantastico assist di Griezmann. Si sarebbe rifatto ampiamente nel secondo tempo.

IL MOVIMENTO. Al di là della considerev­ole differenza tecnica fra le due squadre, la Francia impression­ava per il suo gioco e soprattutt­o per il movimento di Rabiot e Griezmann, un po’ costruttor­i, un po’ mezze ali, un po’ attaccanti. Erano ovunque. In mezzo al campo restava solo il giovane madridista Tchouameni, capo della manovra dei Bleus.

Non troppo efficaci gli spunti di Dembelé, curiosamen­te altruista Mbappé e, gol subìto a parte (l’assenza di Pavard nella copertura di Goodwin è stato un evidente errore), dietro la Francia ha rischiato solo nel finale del primo tempo per il palo centrato da un colpo di testa di Duke. Fosse entrato quel pallone, avremmo visto comunque lo stesso tipo di ripresa, con l’occupazion­e della metà campo australian­a da parte della Francia anche dopo il gol del 3-1, firmato con un colpo di testa da Mbappé dopo un cross perfetto di Dembelé. Un attimo prima, Behich aveva tolto sulla linea di porta la palla di Griezmann, e un attimo dopo ancora Giroud su cross di Mbappé ha chiuso tutti i conti con il gol di testa del 4-1.

GLI“ITALIANI”. Breve pagelle per i giocatori di Serie A, ieri determinan­ti. Rabiot: è arrivato in Qatar in forma strepitosa e si è visto subito. Gol, assist e una presenza continua e preziosa nella manovra della sua nazionale. T. Hernandez: ha preso il posto di suo fratello Lucas, uscito dopo una decina di minuti per un problema serio al ginocchio. Ha piazzato l’assist e dialogato a 100 all’ora con Mbappé come fa nel Milan con Leao. Giroud: non si era mai visto fino al gol, ma al momento giusto eccolo lì davanti alla porta sguarnita per la sua rete numero 50 in nazionale. Poi è arrivata anche la numero 51, come Henry e come nessun altro nella storia del calcio francese. Splendida pure la rovesciata di stampo milanista (cross di Hernandez), uscita di poco.

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Olivier Giroud e Kylian Mbappé hanno messo al sicuro la vittoria della Francia
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