Corriere dello Sport

Nagatomo, ultimo samurai

- Di Matteo Marega

L’infortunio di Sané alleggeris­ce solo un po’ il debutto del Giappone: un rivale di lusso in meno, in ogni caso, per la partita di oggi pomeriggio. L’impegno coi tedeschi è l’inizio del secondo Mondiale consecutiv­o in cui dalla nazionale nipponica sono sparite le tracce di Italia. Il ricordo più fresco lo possiamo trovare sulla linea difensiva: Tomiyasu e Yoshida al centro, oltre a Nagatomo sulla sinistra. L’esterno che in serie A ha vestito le maglie di Cesena e Inter dovrebbe partire dall’inizio contro la Germania. In nome di un traguardo storico: Nagatomo sta per diventare il primo giocatore giapponese a disputare 4 Mondiali, dall'alto delle

sue 138 presenze in nazionale. E sta chiudendo la carriera nel Tokyo, proprio la squadra in cui aveva cominciato. In mezzo, appunto, l'esperienza di 8 anni in Italia prima di giocare la Champions League con Galatasara­y e Marsiglia. Di certo Nagatomo non è sparito dai radar e intende dimostrarl­o anche in Qatar. Tomiyasu, invece, dal Bologna è finito all’Arsenal l’anno scorso mandando a vuoto la corte di alcune big del nostro campionato che si erano interessat­e a lui. Yoshida completerà il reparto, dopo che lo Schalke lo ha preso da svincolato a margine del suo biennio alla Sampdoria. Dubbi sulla presenza di Endo, non al massimo, così a centrocamp­o si scalda Tanaka. Mentre il Giappone spera di non ripetere la regolare alternanza che ha rispettato da quando partecipa al Mondiale: dal ’98, a un’eliminazio­ne nei gironi è seguita quella agli ottavi di finale. Un traguardo, quest'ultimo, raggiunto in Russia 4 anni fa masticando però amarissimo per la rimonta del Belgio.

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Yuto Nagatomo, in Italia ha giocato nel Cesena e nell’Inter

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