Un caso che coinvolge personaggi molto potenti Lo studio legale della famiglia del n. 1 del calcio europeo. Un accusatore che attende il giudizio della Corte Suprema. E documenti già in rete
molto rumore e crea imbarazzi negli ambienti Uefa l’articolo di Pippo Russo, pubblicato lunedì scorso da Il Domani, relativo a un’inchiesta che minaccia la terza presidenza di Aleksander Ceferin.
L’autore ricorda il pagamento sospetto di 390mila euro per un subappalto nei lavori ferroviari che innesca una storia lunga quattordici anni e coinvolge ambienti molto potenti in Slovenia, a cominciare dallo studio legale dell’attuale numero uno del calcio europeo. I Ceferin sono una dinastia illustre di giuristi. Il padre, Peter, è tra i principali riferimenti nelle professioni legali e il fratello di Aleksander, Rok, è giudice costituzionale. L’accusatore, Milović, attende che arrivi per lui il giudizio della Corte suprema per esporre in pubblico la sua versione dei fatti, ma i documenti già circolano sul web.
Noi riportiamo fedelmente il testo dell’articolo, con una chiosa: se non cambia il sistema, se non si modificano le regole scritte in modo da generare soltanto autarchie, a Ceferin seguirà un altro
Ceferin - e lo dico senza voler mancare di rispetto al presidente -: in altre parole, una figurina sostituirà la precedente. Non vorrei passare per sostenitore dei princìpi fondanti della Superlega, tuttavia mi piacerebbe che l’Uefa, così come la Fifa, si misurasse seriamente, sui terreni della sostenibilità, della qualità delle partite, dell’appeal del calcio sulle generazioni più giovani e su un modello di governance in grado di tutelare tifosi, giocatori e investitori, non solo i dirigenti poltronisti.