Tunisia, la grande chance Australia: ultima spiaggia
Il ct Kadri schiera il tridente alla ricerca dei gol Arnold chiede ai suoi la sterzata e il bis a Goodwin
Aver fermato la Danimarca sul pari può essere un propellente di enorme efficacia: la Tunisia intende prima di tutto ritrovare il gol, stamattina, mentre l’Australia arriva da tre eliminazioni consecutive in un girone mondiale e la vittoria nella manifestazione manca addirittura dal 2010. Nemmeno quella volta, però, arrivava la qualificazione: suonò infatti una condanna, soltanto per una questione di differenza reti, e fu il Ghana a ringraziare. Nel girone dei campioni mondiali in carica e della Danimarca che un anno e mezzo fa brillava all’Europeo, c’è un ruolo di outsider da conservare per Tunisia e Australia. Possibilmente fino all’ultimo. E’ per questo che oggi ad Al Wakrah il pareggio non servirebbe a nessuno.
TRIDENTE TUNISINO. Entrambe faranno il tifo per la Francia, stasera, a prescindere dal risultato di questo Tunisia-Australia: strappare un secondo posto nel girone, sarebbe già un’impresa. Un po’ come lo è stata quella tunisina di martedì scorso. Un buon debutto al quale dare seguito oggi. Schierando una formazione che, di certo, calcoli non vuole farne.
TRIDENTE. Lo dimostra il 3-43 del ct Kadri, che cercherà di arrampicarsi verso il passaggio del turno con sicurezza. E con un tridente in grado di non fare sconti, almeno in un impegno alla portata come questo. Khazri, l’ultimo marcatore della Tunisia in un Mondiale, scalda già il motore per incidere contro l’Australia. «C’è molta pressione, come in una finale», osservava Drager. Comunque
vada a finire, i tunisini rimarrebbero in corsa per giocarsela all’ultima giornata. A differenza dei rivali, che proprio non possono perdere.
RISCATTO AUSTRALIANO.
L’Australia, alla quale è capitato quasi lo stesso girone di quattro anni e mezzo fa (Francia e Danimarca si sono ripresentate minacciose dopo Russia 2018), dovrebbe lasciare in panchina i due giocatori provenienti dal nostro campionato: si tratta di Hrustic e Karacic, già esclusi contro la Francia. Se in quel caso il gol di Goodwin è stato anche l’unico tiro in porta australiano in tutta la partita, oggi il ct Arnold pretende che la propria nazionale cambi registro. Avere una squadra al completo può aiutare senz’altro, anche se l’infortunio pre-mondiale di Boyle è stato un duro colpo per l’Australia. La formazione di partenza, salvo sorprese, dovrebbe essere la stessa del debutto. Stavolta, perlomeno, non c’è un Giroud pronto a colpire senza pietà.
Drager: Sentiamo molta pressione per la partita è come una finale