Corriere dello Sport

E adesso Iran-Usa in palio più del pass

La vittoria storica vale uno spareggio che va oltre il calcio L’inno appena accennato, poi è una battaglia Cheshmi urla al 98’, al 101’ bis di Rezaeian Galles quasi out

- Di Gabriele Marcotti

Al gol di Rouzbeh Cheshmi, difensore-mediano gettato in campo da Carlos Queiroz per i disperati minuti finali, l'Iran diviso - sugli spalti e a casa, davanti alla television­e - è diventato uno. Tale il boato del pubblico, prevalente­mente iraniano, che, all'ottavo minuto di recupero, ha accolto il gol vittoria degli uomini di Queiroz. Boato che si è ripetuto tre minuti dopo al gol della sicurezza sicurezza di Rezaeian e al fischio finale dell'arbitro.

Un boato, dicevamo, che ha unito questa nazionale e questo Paese diviso. Già, perché sugli spalti vi erano tifosi dell'Iran sia arrivati da Teheran, sia come parte parte della diaspora persiana - intenti a far sentire le loro voci a favore delle donne e dei sindacalis­ti in questi giorni oppressi dal governo iraniano. Ma vi erano anche tifosi che sostengono il regime degli Ayatollah, e, si sussurra, agenti della polizia segreta di Teheran, pronti a segnare nomi e cognomi.

Nel mezzo, i giocatori di Queiroz. Al debutto con l'Inghilterr­a non cantarono l'inno in segno di protesta. Questa volte le labbra si sono mosse, ma con poco entusiasmo. E, in ogni caso, sotto una pioggia di fischi del pubblico. Lo stesso Cheshmi, eroe della giornata, dirà a fine gara, senza esporsi troppo: «Non è facile giocare quando senti pressioni da ogni angolo. Un conto se sono pressioni calcistich­e. Ben altro conto se sono pressioni diverse..».

LE MOSSE. Dopo il 6 a 2 rimediato contro gli inglesi, Iran obbligato a vincere e Queiroz che imposta la gara con Taremi alle spalle di Azmoun. Sull'altro fronte, Page replica inserendo il lungo Moore in attacco, supportato da Bale e Wilson, come se volesse fare la gara invece di affidarsi al contropied­e. E in effetti nel primo tempo il possesso favorisce i gallesi, mentre l'Iran si rende pericoloso con la coppia Azmoun-Taremi. Al 15' pt Gholizadeh chiude un contropied­e devastante, ma lo fa ingenuamen­te, finendo in fuorigioco quando sarebbe stato sempliciss­imo stare dietro la linea del pallone. Rodon e soci si trovano più volte in difficoltà contro le ripartenze iraniane, mentre sull'altro fronte Bale è evanescent­e e Moore non vede palloni giocabili.

SENZA FINE. L'Iran sale di tono nella ripresa, con Azmoun che resiste alla carica di Rodono e manda il pallone sul palo su invito di Nourollahi. Sguli sviluppi dell ribattuta ecco Gholizadeh con un tiro a giro che si stampa sull'altro palo a Hennessey battuto. Il Galles soffre, l'Iran spinge. Taremi è una furia in contropied­e. Al 28' st bravo Hennessey su tiro insidioso di Ezatolahi. Il Galles si vede al 38' st - trio di Davies - ma Hosseini è vigile. Subito dopo, un'altra ripartenza iraniana e questa volta Hennessey esce dalla sua area di rigore e travolge Taremi. L'arbitro Escobar prima estrae il cartellino giallo, poi, richiamato dal VAR, passa al rosso. In effetti, l'intervento era (quasi) da Schumacher-Battiston nel 1982. Dentro Ward tra i pali, fuori l'inutile Ramsey e Galles in dieci per l'assalto finale degli iraniani.

Ci va vicino Torabi, ma poi, ecco il gol di Cheshmi, bravo a sfruttare l'errore di Allen e battere Ward dalla distanza. Poi, con il Galles all'arma bianca, ancora errore di Allen e contropied­e finalizzat­o da Rezaeian per il raddoppio. L'Iran, per qualche minuto, è unito dalla gioia. E si giocherà tutto contro gli Stati Uniti nel match finale. Al Galles serve un miracolo.

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 ?? GETTY IMAGES ?? Una fan iraniana mostra una dedica per Mahsa, vittima della violenza del regime: la sicurezza la blocca
GETTY IMAGES Una fan iraniana mostra una dedica per Mahsa, vittima della violenza del regime: la sicurezza la blocca
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