Allarme Serbia serve la spinta delle stelle
Sergej Milinkovic, Vlahovic e Mitrovic non al top. Poco incisivi durante la sfida contro i verdeoro
Vlahovic in ritardo di condizione, Sergej Milinkovic-Savic deludente e deluso, il Ct Stojkovic già sotto accusa: si alza la pressione sulla Serbia e all’orizzonte c’è il Camerun, snodo decisivo per il cammino nel torneo. Da essere indicata come possibile sorpresa del Mondiale ad essere subito nell’occhio del ciclone, il passo è stato breve. Sono bastati i novanta minuti contro il Brasile per raffreddare l’entusiasmo e le attese che hanno accompagnato il gruppo serbo in Qatar. Eppure la prima metà di gara era stata promettente: l’argine aveva retto l’impatto con la Seleçao e l’atteggiamento non era rinunciatario e speculativo, tanto che la squadra non rinunciava a pungere i verdeoro. Appena però Richarlison ha abbattuto il muro, non c’è stata più partita e la Serbia è scomparsa. «Perdere contro il Brasile non è un peccato» si difende Dragan Stojkovic, il commissario tecnico finito subito nel mirino della critica per le scelte di formazione. Ha stupito, in particolare, vedere Vlahovic inizialmente in panchina per una staffetta con Mitrovic. Il bomber della Juve non è al top, dopo essere stato tormentato nell’ultimo mese dalla pubalgia che gli ha fatto saltare le ultime sei gare prima della sosta. E il centravanti bianconero non è l’unico a non essere al meglio: pure lo stesso Mitrovic è reduce da problemi fisici che l’hanno limitato nel Fulham, mentre l’altro juventino Kostic è alle prese con un affaticamento muscolare, che l’allenatore serbo indica come fardello lasciato dal campionato italiano, e chissà se ci sarà lunedì. Proprio gli infortuni e la condizione ottimale delle sue stelle è il primo punto dell’analisi di Stojkovic e delle tesi difensive: «Sarebbe stata una storia diversa se tutti i giocatori fossero stati sani. Bisogna accettare di non avere dei dottori-maghi che risolvono rapidamente i problemi… Dovremo valutare gli infortunati e speriamo di riavere Kostic per il Camerun».
RECUPERI. Il tecnico serbo auspica di riavere l’esterno sinistro della Juve, decisivo nell’ultimo periodo in serie A, e di vedere progressi da parte di Vlahovic. Dusan era la stella più attesa alla Coppa del Mondo e tutti speravano che fosse arrivato in Qatar in condizioni quantomeno soddisfacenti, se non proprio al 100%, anche perché l’amichevole disputata in Bahrein prima del Mondiale aveva lasciato buone sensazioni. E invece è anda
ta diversamente: a dispetto delle attese, Vlahovic non è stato titolare e nella mezz’ora scarsa in cui ha giocato non è riuscito a prendersi la scena e ad incidere. Certo, il suo ingresso in campo è avvenuto proprio nel bel mezzo dello show del Brasile e quindi la missione non era semplice, ma adesso un po’ di inquietudine inizia a manifestarsi. E anche da casa Juve osservano con attenzione l’evolversi della situazione, dopo che nell’ultimo mese Dusan ha adottato ogni precauzione per evitare rischi.
BIVIO. La Serbia, in ogni caso, è già al bivio: serve una svolta immediata contro il Camerun per non dover abbandonare i sogni di gloria. «Dipende da noi» scrive
sui social Vanja Milinkovic-Savic, il portiere del Toro che ha evitato una dimensione tennistica della sconfitta. Della famiglia è stato il più brillante, perché il fratello laziale Sergej (che ieri ha ri-postato il messaggio della Federcalcio serba: «Tenete la testa alta!») è stato attore non protagonista. «Semplicemente, abbiamo giocato contro una delle migliori squadre del mondo, abbiamo perso contro i favoriti per il titolo - riflette l’altro granata, Sasa Lukic -. Il primo tempo l’abbiamo giocato alla pari ma dobbiamo essere onesti e realisti, poteva e doveva andare meglio. Dobbiamo essere una squadra quando perdiamo e quando vinciamo. Ora dobbiamo archiviare il Brasile, restare positivi e concentrarci sul Camerun: la sconfitta non ci ha turbato, abbiamo dimostrato in questi anni di cosa siamo capaci quindi non resta che ottenere il risultato che vogliamo lunedì. Ripagheremo i tanti tifosi che ci hanno seguiti qui in Qatar nel modo giusto».
Ma Stojkovic non molla: «Spero di recuperare Kostic con il Camerun»