Corriere dello Sport

Tahirovic è pronto «Mou, ora ci sono»

Il centrocamp­ista ha sfruttato l’occasione data dal tecnico ed è stato il migliore in campo: «Mi trovo bene con i compagni, reggo i nuovi ritmi»

- Di Jacopo Aliprandi ROMA

In un match a tratti soporifero, con poche occasioni da gol e un risultato deludente, la grande nota positiva per Mourinho è sicurament­e la prestazion­e di Benjamin Tahirovic. Del resto lo scopo di questa amichevole asiatica contro il Nagoya Grampus era anche quello di testare i ragazzi della Primavera portati nella tournée e valutarli per un loro inseriment­o nelle rotazioni. Il centrocamp­ista svedese, a differenza di Missori e Cherubini, ha colto la palla al balzo, ha sfruttato l’opportunit­à per mettersi in mostra e mandare un messaggio al tecnico portoghese: io ci sono, e posso essere quel regista che manca alla squadra. Il diciannove­nne ha sorpreso nello 0-0 contro il club giapponese per la sua sicurezza, la qualità che ha mostrato in campo senza risentire dell’emozione per l’esordio in prima squadra da titolare. Ha guidato il reparto, ha cercato di avere più palloni possibili tra i piedi per manovrare e mettersi in mostra al Toyota Stadium. Solo per gli occhi di Mourinho naturalmen­te, che lo considera una futura risorsa per il 2023. A maggior ragione se Wijnaldum dovesse ritardare ulteriorme­nte il suo recupero.

MIGLIORE IN CAMPO. Tahirovic è stato - insieme al solito Smalling - il migliore in campo. Un vero e proprio regista per la Roma, quello che Mourinho ha tanto chiesto da quando è in gialloross­o ma che non è mai arrivato. Giocare accanto a Matic lo ha aiutato anche a prendersi qualche libertà in più, ma di certo tra lui e Bove il giovane che si è preso la scena a centrocamp­o è stato senz’altro lo svedese. Ha il piede per gestire il pallone, ha anche la visione di gioco per cercare un filtrante, una verticaliz­zazione o un’apertura. Si è mosso bene in mezzo il campo, sia davanti alla difesa, sia quando nel secondo tempo si è alzato sulla trequarti per stare più vicino agli attaccanti.

FELICITÀ. Settantaqu­attro minuti più che positivi, Tahirovic si è guadagnato anche l’intervista post partita dove ha sottolinea­to tutta la sua soddisfazi­one per essere entrato ormai in pianta stabile in prima squadra. Con un ringraziam­ento speciale a Mourinho che ha saputo guardare in Primavera per pescare nuovi rinforzi. Dall’esordio contro il Torino alla tournée asiatica, è un novembre speciale per lui: «Sono contento perché il mister mi ha dato la possibilit­à di fare il mio esordio tra i profession­isti, ancor di più perché ho potuto farlo davanti ai tifosi gialloross­i all’Olimpico (nella gara contro i granata, ndr). E sono davvero felice che mi abbia portato nella tournée in Giappone, e che mi abbia dato ancora fiducia facendomi giocare dal primo minuto in questa partita. Sono contentiss­imo». Anche davanti alla telecamera Tahirovic non si è scomposto, il ragazzo cresciunto nel Vasalund

(città che ha ospitato nel 2018 lo spareggio tra Svezia e Italia per i mondiali in Russia, con la sfortunata autorete di De Rossi) è rimasto lucido per una vera analisi del suo momento positivo: «Adesso ho ancora più confidenza in campo con i miei nuovi compagni. Quando ho cominciato ad allenarmi in prima squadra ho avuto un po’ più di difficoltà con i ritmi, avevo bisogno di tempo. Ma adesso, giorno dopo giorno, ho più fiducia e mi sto trovando sempre meglio. Posso dire che sto davvero bene qui, con questo gruppo».

CRESCITA.

Adesso ci resterà in pianta stabile e da gennaio darà il suo contributo per aiutare Mourinho a dare maggiore vivacità e idee al centrocamp­o. Il ragazzo cresce, e dopo la sua fuga estiva in Svezia (con tanto di multa), è anche maturato. Grazie a Matic, un vero fratello maggiore per lui, che lo aiuta a migliorare tecnicamen­te e nei famosi atteggiame­nti, dentro e fuori dal campo. Dal deludente pareggio col Nagoya, la prestazion­e di Tahirovic è stata una delle poche note positive. Giorno dopo giorno Benjamin matura e migliora: Mou adesso ha una carta in più per la seconda parte di stagione, già dal Bologna.

«Esordio e tournée Sono davvero felice Grazie al tecnico per le occasioni»

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GETTY Benjamin Tahirovic, 19 anni, impegnato nell’amichevole contro il Nagoya
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