La Virtus si ferma in volata
Dopo il ko di Milano arriva un’altra sconfitta interna I campioni dell’Efes sono sempre in vantaggio ma Bologna sbaglia il tiro del pareggio con Cordinier
EFES ISTANBUL
(18-19, 34-40, 53-63) 85
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA:
Cordinier 5 (1/2, 0/4), Pajola (5 (1/2, 1/2, 1 r), Bako 1 (0/1, 2 r), Jaiteh 5 (2/4, 2 r), Lundberg 22 (8/9, 1/5, 1 r), Hackett 6 (1/2, 1/1, 4 r), Mickey 15 (6/9, 1/5, 7 r), Weems (0/1 da tre, 1 r), Ojeleye 15 (3/3, 3/6, 6 r), Teodosic 6 (2/2, 0/6, 2 r). Ne: Mannion, Belinelli. All. Scariolo. ANADOLUEFESISTANBUL:Beaubois 19 (4/4, 1/4, 8 r), Bryant 8 (3/3, 0/1, 3 r), Clyburn 21 (5/9, 2/5, 7 r), Taylor, Pleiss 9, Micic 12 (2/4, 2/8, 3 r), M’baye 11 (1/2, 3/5, 1 r), Polonara 2 (1/1), Zizic 3 (1/2, 2 r), Dunston (0/1 da tre). Ne: Ilyasoglu. All. Ataman
ARBITRI: Davor, Perez, Shemmesh 5. NOTE – Tiri Liberi: Virtus 11/16, Efes 18/20. Percentuali di tiro: Virtus 31/64 (7/30 da tre, 8 ro, 23 rd), Efes 29/56 (9/27 da tre, 5 ro, 26 rd).
Pagelle: VIRTUS: Cordinier 6,5, Pajola 7, Bako 5,5, Jaiteh 5, Lundberg 7,5, Hackett 6,5, Mickey 7, Weems 5,5, Ojeleye 7, Teodosic 5. All. Scariolo 7. EFES:Beaubois7,5,Bryant6,5,Clyburn 8, Pleiss 6,5, Micic 6, M’baye 7, Polonara 5,5, Zizic 6, Dunston 5,5. All. Ataman 7
Il migliore: Clyburn
La chiave: 50% da tre nel secondo tempo Efes
Non è bastata una volata sontuosa, di cuore e orgoglio, fisico e tecnica. I campioni d’Europa sono passati al Paladozza con la firma dei loro fuoriclasse, Clyburn che ha inventato il canestro decisivo quando l’Efes non segnava più. Atterrita dal ritmo di una Virtus che, ancora senza Shengelia, stava per scrivere una pagina importante. Rafforzata nonostante la sconfitta maturata anche tra diverse scelte arbitrali contestate, capace di mille rimonte e di arrivare a tirare per il supplementare.
L’Efes in avvio scappa un paio di volte a +6, compreso il parziale all’intervallo, mantenendo una maggiore continuità offensiva. Beaubois comincia meglio di tutti, anche se la marcatura più complessa è Clyburn. La Virtus risponde con altrettante incursioni, affidandosi soprattutto alla solidità di Lundberg. La prima scossa difensiva la dà Pajola in un match dove entrambe si avvicinano con facilità a canestro e tirano malissimo da tre. Chiudersi meglio dietro, oppure trovare la prima serie di triple potrebbe essere l’elisir salvifico.
Non a caso, dopo il rientro bianconero dal -7 di inizio terzo quarto, le due consecutive di Micic e M’baye spingono i turchi a +8 (40- 48), ma la Segafredo risponde sempre e stavolta con Hackett e il solito Lundberg. Problema per Bologna: di là si sono sbloccati al tiro pesante (5/6 prima di chiudere il quarto a 5/8), e il killer principale è proprio l’ex M’baye (3/3). Al 25’ c’è la fuga di Ataman (45-56), ribadita con maggiore efficacia nonostante il time out di Scariolo (47-63). Pajola martella difensivamente gli esterni avversari, recupera palloni e dà l’esempio. Nonostante tutto Bologna continua a crederci: 11-1 e ancora -6 con Teodosic in cattedra e Ojeleye a eseguire. L’Efes rilancia di nuovo con le triple (60- 72) eppure i bianconeri ora si sentono in partita. Mordono dietro e colpiscono davanti (69-74 al 36’), ricucendo a -5 prima che Teodosic, al terzo fallo di fila fischiatogli, perda la testa e si becchi il tecnico del quinto mentre gli arbitri valutano un suo possibile antisportivo al monitor. Devono trattenerlo in cinque per portarlo via dalla terna. Che al di là di tutto, fatica a tenere in mano il match. Ojeleye, 7 punti nell’ultimo quarto, e Mickey 9, finalizzano insieme a Lundberg il grande lavoro che tiene a zero l’Efes per quasi tutti i 4’ finali, togliendo spazi a Micic e alle altre stelle. Meno uno. Clyburn però ha il colpo del ko. Pure a -5 con 11” da giocare, Cordinier ha la tripla del pareggio, sul ferro. Applausi per tutti.
Super Teodosic poi però perde la testa con gli arbitri: lo tengono in cinque!