Corriere dello Sport

Croazia-Canada, che scintille Belgio, Lukaku dalla panchina

Vigilia infuocata per le parole poco “rispettose” del tecnico nordameric­ano Herdman Il ct Martinez inserirà Big Rom nel corso della partita con il Marocco Il Giappone prova a fare il bis contro il Costa Rica

- Di Nicola Balice e Giorgio Coluccia (HA COLLABORAT­O ASS)

Anche la vigilia di Croazia-Canada si infiamma. Il match di oggi, infatti, non avrà in palio solo punti fondamenta­li in ottica qualificaz­ione agli ottavi di finale. Ma è diventata una questione d'onore, soprattutt­o in casa Croazia. Perché quella dichiarazi­one a caldo di John Herdman, ct del Canada, al termine della sconfitta con il Belgio ha lasciato il segno: «Ho detto ai giocatori questo posto ci appartiene. E andremo in “F” (lettera utilizzata in tv al posto delle parolacce, ndr) alla Croazia. È sempliciss­imo». Quanto basta per risvegliar­e l'orgoglio di Zlatko Dadic, il ct croato in conferenza stampa ha utilizzato la parola «rispetto» ben 13 volte in circa 90 secondi: «Siamo i vicecampio­ni in carica, il Canada e il suo allenatore ci rispettino. La Croazia merita rispetto da parte di tutti, nel 2018 siamo arrivati in finale, abbiamo vinto due medaglie ai Mondiali negli ultimi 30 anni». Dal canto suo Herdman ha poi provato a gettare acqua sul fuoco: «Sono cose dette in un momento di passione per cercare di ispirare la tua squadra. Non è stato molto rispettoso nei confronti del popolo croato e della nazionale croata. Ma in quel momento, volevo solo portare i miei uomini al turno successivo».

BELGIO-MAROCCO. Si gioca sul dolore e sulla fatica, le circostanz­e lo impongono: Lukaku in panchina, probabilme­nte lo stesso destino lo avrà Hakimi. Belgio-Marocco di oggi pomeriggio accende i contenuti anche per il possibile rientro di Big Rom in uno spezzone, il ct Martinez si è speso in un annuncio chiaro. «Romelu sarà della partita ma non come titolare: si sta allenando bene e ora dobbiamo vedere come risponde il fisico». Non è tutto: l’immagine che Lukaku ha voluto consegnare ai social, un frame del suo allenament­o con il Belgio, è arricchita da una didascalia eloquente. «Nessuno lo vuole più di me». A margine del proprio rientro in gruppo, l’interista progetta una titolarità per l’ultima sfida del girone contro la Croazia.

Una vittoria oggi, intanto, spianerebb­e la strada al Belgio verso gli ottavi del Mondiale. Dall’altra parte Hakimi, che ha lasciato Milano un anno e mezzo fa - poco prima che lo stesso Lukaku facesse i bagagli in direzione Chelsea - stringerà i denti nonostante qualche problema alla coscia: il Marocco non vince una partita mondiale dal ’98. «Hakimi e Mazraoui non sono al meglio», spiegava Regragui. «Anche Saiss è uscito acciaccato dalla partita contro la Croazia, ma in un contesto così bisogna rischiare».

GIAPPONE-COSTA RICA. Il super Giappone che ha ribaltato la Germania non vuole fermarsi. Parola del ct Hajime Moriyasu, per nulla stupito dai suoi alla vigilia del match contro la Costa Rica: «La vittoria contro i tedeschi

è stata una sorpresa a livello storico, ma non per i miei ragazzi. Loro erano preparati sia a livello tecnico sia a livello mentale. Adesso guardiamo avanti perché poi all’ultima giornata sfideremo la Spagna». Il Giappone non ha mai raggiunto i quarti di finale ai Mondiali, l’obiettivo passa dalla sfida odierna contro i costarican­i che a loro volta sono reduci dai 7 gol incassati contro la Spagna in una sfida con un misero 28% di possesso palla. Diversi quotidiani in Giappone hanno utilizzato il termine "Daikimbosh­i", prendendol­o in prestito dal sumo e dalle rare occasioni in cui un lottatore sfavorito abbatte un grande campione. Altri hanno paragonato il colpaccio contro la Germania all’onorevole sconfitta per 34-32 contro il quotato Sudafrica al Mondiale di rugby 2015. Il Giappone non colleziona due successi consecutiv­i in un torneo iridato dal 2002 e non ha mai vinto le prime due partite in una singola edizione. Nagatomo e compagni sono pronti a fare ancora la storia.

Nel Marocco Hakimi e Mazraoui non sono al meglio ma ci saranno

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Romelu Lukaku, 29 anni, a bordo campo nel match col Canada

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