Corriere dello Sport

Davies è un ciclone ma il poker è croato

I vice campioni in testa al girone adesso vedono gli ottavi Il fuoriclass­e del Bayern dopo 68’’ segna il primo gol a un Mondiale del Canada, poi travolto ed eliminato

- Di Alberto Polverosi

Venti minuti di Canada, con il suo calcio allegro, spensierat­o ma anche tanto ballerino, nonostante la presenza di un campione vero come Alphonso Davies. Poi, con un altro tipo di calcio, più solido, più concreto e più deciso ha iniziato a giocare la Croazia e la differenza è apparsa evidente: da 1-0 per i canadesi a 4-1 per i vice campioni del mondo. Forse è eccessiva la distanza nel punteggio, per quella sua spensierat­ezza il Canada non meritava una punizione tanto pesante, ma la Croazia di Modric e Perisic (due assist), di Kovacic e Kramaric (doppietta) sa come si gioca una Coppa del Mondo. Da cui invece è già uscito il Canada. Aveva fatto una pessima impression­e con il Marocco, ieri la squadra di Dalic si è riscattata ed è balzata in testa al girone. Nell’ultima gara contro il Belgio le basterà il pareggio per arrivare agli ottavi.

AVVIO CANADESE. È stata una partita controcorr­ente. I primi tempi di questo Mondiale sono stati spesso noiosi, quello di ieri no. Merito del Canada che l’ha ravvivato dopo appena 68 secondi con il gol della sua stella Davies, sbucato alle spalle del sorpreso Juranovic, colpo di testa su cross di Buchanan e la Croazia era subito sotto. La rete di Davies era anche la prima in un Mondiale nella storia del calcio del Canada che ora sognava chissà cosa. Come il suo ct Herdman, che aveva scaldato la vigilia spiegando che la sua squadra avrebbe fatto un c... così alla Croazia. Bravo, compliment­i, se alla Croazia serviva una motivazion­e in più, ora ce l’aveva.

LA REAZIONE CROATA.

Ci sono voluti comunque venti minuti alla squadra di Dalic per riorganizz­arsi. In quel periodo, Davies stava mettendo in grave difficoltà Juranovic e si era preso anche il lusso di saltare Brozovic con un tunnel di esterno sinistro. Ma quando la Croazia è tornata se stessa per il Canada è calato il buio e la presenza del giocatore del Bayern non è stata più sufficient­e a frenare quelle ondate. Sono cresciuti uno dopo l’altro i tre di centrocamp­o, Kovacic su tutti, poi Modric e Brozovic, intorno alla mezz’ora sono entrati sulla scena anche gli attaccanti, Kramaric e Livaja, mentre a sinistra stava cominciand­o a portare il suo talento l’ex interista Perisic.

PRIMA LA RIMONTA... Sono iniziate le occasioni con Kramaric, primo diagonale respinto di piede dal serbo-canadese Borjan. Seconda occasione, gol: assist di Perisic, altro diagonale di Kramaric, palla sul palo lontano. Era il 36', il Canada ha preso a barcollare. Con la sua leggerezza non riusciva più a contenere gli attacchi croati. Il 2-1 appena 8 minuti dopo con Livaja su incursione e passaggio-gol di Juranovic che aveva qualcosa da farsi perdonare.

...POI LA GOLEADA.

Herdman ha provato a riprendere la partita con due cambi nell’intervallo e con il trasloco dal 4-2

3-1 al 3-5-2. Era evidente che di fronte al trio di centrocamp­o croato serviva ben altro rispetto al primo tempo. Ma niente da fare. La Croazia ha continuato a giocare e attaccare, così dalla rimonta è passata al poker con un altro gol (da applausi) di Kramaric su assist di Perisic, infine il 4-1 con il contropied­e e l’assist di Orsic e tiro di Majer, dopo una palla persa da Miller. Croazia-Belgio di giovedì sarà quasi uno spareggio.

GLI “ITALIANI”. Breve pagella dei giocatori di Serie A. Brozovic: meglio nella ripresa, segno che piano piano sta tornando nella condizione ideale. Se continua così, il Mondiale restituirà a Inzaghi un giocatore recuperato. Vlasic: entra quando la partita è già piegata dalla parte croata, venti minuti senza errori. Pasalic: appena dieci minuti recupero compreso, ma Dalic vuole tenerlo su di giri. Gli farà comodo in questo Mondiale.

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GETTY IMAGES La festa croata dopo lo spavento

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