Il calcio italiano vale 5 miliardi. Tesserati: +25,1%
Il calcio italiano è un'industria che fattura 5 miliardi, coinvolgendo 12 settori merceologici, con un impatto indiretto sul Pil di 10,3 miliardi. Eppure chi circoscrive il pallone alla sola dimensione economica fa un errore strategico, secondo il presidente federale Gabriele Gravina: «Siamo soprattutto passione, coinvolgimento, educazione, formazione, responsabilità sociale, benessere individuale e collettivo» le sue parole a commento del bilancio integrato 2021.
CALCIO. Dai dati emerge come in Italia pratichino il calcio 4,6 milioni di persone, di cui quasi 1 milione e mezzo entro i confini della Figc, che da sola rappresenta il 26% (+2% rispetto al bilancio 2020) dei tesserati delle 44 federazioni. In questo Paese così follemente innamorato del pallone si gioca in media una gara ogni 55 secondi. Dopo la naturale flessione dei numeri nel 2020 dei lockdown, il calcio torna a crescere anche dal punto di vista finanziario: nel report di dodici mesi fa (sempre in collaborazione con PwC) l'impatto socio-economico era stimabile in 3,1 miliardi, mentre in quest'ultima rilevazione è salito a 4,53 miliardi. Negli ultimi 14 anni la contribuzione fiscale e previdenziale del professionismo è stata di 15,5 miliardi (1,5 nel 2019, cioè il 70% dell'intero comparto sportivo). Per capire quanto il calcio sia determinante per il Paese basta ricordarsi che per ogni euro
investito dal governo nel settore, il sistema Paese ne ha ottenuti in cambio addirittura 18,3.
EUROPEO. Gli italiani che seguono le partite sono 30 milioni. Per il solo 2021 sono stati registrati ascolti televisivi pari a 239,2 milioni (rispetto ai 50,1 del 2020), anche grazie al trionfo degli azzurri all'Europeo. L'impresa del Ct Mancini ha tenuto incollati davanti agli schermi 115,7 milioni di telespettatori e ha portato nelle tasche della Figc 36 milioni (il valore totale della produzione 2021 è stato di 229,5 milioni, miglior risultato della storia). Ma c'è di più: il Pil italiano è cresciuto di 12 miliardi (+0,7%); chissà quante persone avranno deciso di passare le vacanze o investire nel Bel Paese dopo i miracoli di Donnarumma e i gol di Chiesa. Continua a crescere anche l'interesse per la Nazionale femminile, che ha raddoppiato il seguito negli ultimi 5 anni: dal 16% di appassionati del 2016 al 35% di oggi.
GIOVANI. A scendere nel 202021, anche in modo evidente, è stato il numero delle partite giocate dalle rappresentative azzurre (solamente 7 squadre su 17 hanno giocato match ufficiali): 53, contro le 153 del 2019-20 e le 223 del 2018-19. Il Covid e la rimodulazione dei calendari internazionali (l'Europeo Under 19 è stato annullato a ottobre 2020) hanno frenato bruscamente l'attività giovanile. Di conseguenza, ha sofferto anche la base: la diminuzione del 29,3% di calciatori Under 20. C'è però un barlume di speranza ed è leggibile nei dati del 2021-22. Uno su tutti: +25,1% di tesserati rispetto alla drammatica rilevazione del 2020-21.
Effetto Europei: 36 milioni in cassa e un ruolo chiave nell’aumento del Pil