Corriere dello Sport

Pancotto: A Napoli ho ricevuto una iniezione di energia

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(f.fab.) E' il decano degli allenatori italiani della A in attività. Ma non ha esitato un momento ad accettare la richiesta di Maurizio Buscaglia, che lo ha voluto come assistant allenatore nel suo staff a Napoli. «Mi raccomando - dice Cesare Pancotto, 67 anni, dall’86 in attività- che sia chiaro: assistente, non senior coach. Perché Maurizio è un grande allenatore e non ha certo bisogno di un tutor vicino, piuttosto di qualcuno che completi il gruppo di tecnici con un po’di esperienza». E' entusiasta del suo ruolo Cesare, lo si percepisce molto bene. «Non ero certo stanco di allenare e vivere in prima persona il basket. Così non è stato per nulla difficile accettare questo nuovo ruolo. E' una bella spruzzata di energia su una carriera dove sono felice di poter ancora imparare qualcosa. Con Francesco e Davide, gli altri due coach che compongono lo staff di Buscaglia, abbiamo compiti ben definiti e responsabi­lità divise e poi da condivider­e».

Una forza invidiabil­e per un tecnico che vede in lontananza approssima­rsi, è nato l'8 gennaio del 1955, il traguardo dei 70 anni. «Quando fai ciò che ti piace, l'età, credetemi, conta veramente molto, molto poco». Il ruolo del vice Pancotto lo ha studiato bene negli Usa. «Per 14 volte sono stato lì ad aggiornarm­i. Ho girato conoscendo varie situazioni, contesti particolar­i in cui i vice facevano cose differenti». Oggi vive da protagonis­ta la nuova avventura, seppure alle spalle di Buscaglia. «Ragazzi, ma vi rendete conto che tre grandi coach come Scariolo, Messina e D'Antoni sono stati vice nella NBA dopo grandi risultati? E perché non dovrebbe farlo Pancotto a Napoli?».

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