Galbiati: Con Brase ho spazio per poter dare dei consigli
(f.fab.)Trentotto anni compiuti e già una bella carriera alle spalle. Paolo Galbiati, oggi assistente di Matt Brase in quella Varese che è la vera sorpresa della serie A, ha vinto uno scudetto giovanile con l'Olimpia Milano nel 2013, è stato poi assistente di tecnici come Banchi e Recalcati a Torino, venendo quindi promosso head coach, nel 2018, con l'Auxilium che ha guidato alla conquista della Coppa Italia. Di nuovo assistente del santone Larry Brown, sempre a Torino, ne prenderà poi il posto. Quindi Biella, Cremona e la chiamata di Sacchetti, nel 2021, per averlo nello staff della Nazionale. Ora al fianco di Brase una nuova avventura in questo continuo saliscendi di responsabilità. «Con il coach c'è un ottimo rapporto. Lui ha una mentalità americana nella gestione dello staff tecnico e a me sono affidati dei compiti specifici. Ad esempio la preparazione della partita è una competenza delegatami». Chissà se a Galbiati, novello Caronte, sia toccato il campito di traghettare Brase nel basket italiano... «Diciamo che abbiamo iniziato da subito a confrontare e miscelare i diversi modi di intendere la pallacanestro. Negli Usa nella prima parte di stagione di tattica se ne fa poca. Da noi non è così e questo è stato un contributo che ho dato. Offensivamente Matt sta portando nella nostra serie A delle novità che si vedono sul campo. Non c'è rischio che i ragazzi si confondano: lui è il capo e io il vice. Ma ho spazi per dare consigli, chiamare situazioni diverse. Siamo agevolati dall'allenare un gruppo eccezionale».