Corriere dello Sport

Affondo Superlega, Tebas replica

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TORINO - La Superlega attacca l’Uefa. La Liga fa lo stesso con la Superlega e il suo presidente, Javier Tebas, si scaglia ancora contro Andrea Agnelli. Terreno di gioco, Madrid. Nella capitale spagnola, durante un convegno organizzat­o con lo studio legale Clifford Chance, Bernd Reichart, amministra­tore delegato di A22 Sports Management, la società che si occupa del progetto Superlega, ha rivolto un affondo a Nyon: «L’Uefa vive in una situazione molto confortevo­le, senza rischi d’impresa, vive del sudore dei club. L’Uefa dice di possedere il calcio ma rifiuta qualsiasi contributo esterno». Reichart ha sottolinea­to che con la Superlega «ogni squadra potrà sognare di raggiunger­e la vetta, qualsiasi squadra. Sarà una competizio­ne aperta e meritocrat­ica. Agli appassiona­ti di calcio dico di darci una possibilit­à».

PERCHÉ NO. Sempre dalla Spagna è arrivata la risposta di Tebas, numero uno della Liga e strenuo oppositore del progetto di cui sono rimasti promotori Real Madrid, Barcellona e Juventus. «È chiaro che sia un progetto per ricchi e per quelli che hanno i maggiori ricavi - sottolinea presentand­o un report di Kpmg sul possibile impatto della nuova manifestaz­ione sul campionato spagnolo -. Meritocraz­ia? Una parola che ripetono continuame­nte per convincerc­i che sia realtà ma l’effetto è la distruzion­e delle leghe nazionali. Se Real e Barça vi partecipas­sero avrebbero un aumento dei ricavi per 400 milioni ciascuna ma si distrugger­ebbe l’equilibrio competitiv­o della Liga, perché gli altri club subirebber­o una riduzione del 55% degli introiti». Sullo sfondo resta la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, attesa a inizio 2023, che dovrà esprimersi sull’esistenza, o meno, di un monopolio e di una posizione dominante dell’Uefa. «Spero che la risoluzion­e riconosca il lavoro di Nyon. Si può migliorare la governance dell’Uefa, ma non per fare sì che solo i grandi club comandino».

Il capo della Liga: «Mi sembra che i corrotti non siano dentro l’Uefa»

AGNELLI. Tebas poi torna ad attaccare l’ex presidente bianconero, Andrea Agnelli: «Le colpe le stabiliran­no i tribunali italiani ma cercare di arrivare a vincere le competizio­ni ha portato la Juventus a provare a falsificar­e i bilanci contro i suoi azionisti. La domanda è: Agnelli sarebbe il leader europeo della Superlega? Quando accusano l’Uefa di essere corrotta, dove sta il corrotto? Magari molto più vicino alla loro porta, o nascosto dentro A22… Non so se sia l’uomo adeguato per realizzare un progetto di questo tipo».

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ANSA Javier Tebas, 60 anni, presidente della Liga spagnola

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