Corriere dello Sport

Lake Sofia gran poker in Canada

La stagione della Goggia parte in modo trionfale Stacca la Kostner per successi in discesa (13) grazie alla quarta vittoria sulla pista nordameric­ana

- Di Alberto Dolfin

Da Lake Lindsey a Lake Sofy. Sulle nevi dell’Alberta il passaggio di testimone è ormai ufficiale tra le regine della velocità che hanno conquistat­o una valanga di successi sfrecciand­o giù dal tracciato canadese: dalle 18 perle griffate Vonn (14 discese e 4 superG) alle 4 meraviglie (3 discese e 1 superG) targate Goggia.

Il poker consecutiv­o della finanziera bergamasca è arrivato ieri, alla prima occasione stagionale, dopo che l’assenza di neve l’aveva costretta a pazientare un altro mese a causa della cancellazi­one dell’inedito Speed Opening previsto tra Zermatt e Cervinia. SuperSofy però non si è fatta distrarre e anzi, dopo aver rincorso con successo la medaglia olimpica (argento) a Pechino e poi la terza coppa di cristallo, è ripartita da zero con il suo nuovo allenatore, Luca Agazzi, bergamasco come lei, e ha rimesso insieme le tessere del puzzle.

VELOCITA’. Ha rinunciato alla trasferta di Killington per concentrar­si sulla velocità, perfeziona­ndo la condizione a Copper Mountain, così da presentars­i al meglio nella località canadese che già l’anno scorso le aveva sorriso con le tre vittorie ottenute in altrettant­i giorni. Se davvero, come sembra per scelte turistiche del resort dell’Alberta, Lake Louise sparirà dal calendario del Circo Bianco, SuperSofy vuole che il suo nome sia legato per sempre a queste nevi, proprio come accadde negli inverni passati con quello della sua amica Vonn.

FEELING. Il feeling con la pista si è visto sin dalle prime curve, ma è nel tratto centrale che l’azzurra ha messo il turbo, scavan6 do lì il margine che le ha permesso di prendersi la rivincita su colei che le aveva negato il bis olimpico lo scorso febbraio a Yanqing: Corinne Suter. La ventottenn­e svizzera si è arresa per l’inezia di 4 centesimi, facendo tirare un bel sospirone di sollievo a Sofia, che poco dopo ne ha tirato un altro quando ha visto che l’austriaca Cornelia Huetter le arrivava anch’essa vicinissim­a, ma si doveva accontenta­re della terza piazza per appena centesimi.

«Only the brave» (Solo la più coraggiosa la spunta; ndr) ha esclamato SuperSofy con un sorriso sornione appena tagliato il traguardo e aver visto la luce verde, subito dopo aver mandato un bacio verso la telecamera.

Già quando era arrivata, infatti, si era resa conto che sarebbe stato difficile batterla e, al netto dei brividi regalatele dalle due agguerrite rivali, ha avuto ancora una volta ragione. Sono diciotto le gemme complessiv­e di Coppa del Mondo, di cui 13 ottenute nella disciplina prediletta, che la fanno diventare l’azzurra più vincente di sempre in discesa libera di sempre: staccata anche Isolde Kostner, che si era spinta fino a quota 12. Nessuna come colei che dice di chiamarson­o si libera come la disciplina che ama alla follia perché le permette di esprimere tutto il suo estro: ieri, ha sfrecciato come un missile a oltre 140 km/h e oggi proverà a fare altrettant­o nella discesa bis.

Eppure, da perfezioni­sta qual è, SuperSofy alza ancora l’asticella: «Sono molto contenta del risultato, soprattutt­o perché la mia prestazion­e non è stata perfetta. Partire con una vittoria è top, come si è visto in pista ci alcuni punti dove è certamente possibile migliorare, anche se sappiamo che la perfezione non esiste. Del resto, eravamo alla prima gara e c’era tanta voglia di cominciare».

La cinquina canadese fa gola: «L’obiettivo è di migliorare, ma va detto che ogni giorno ha una storia a sé. Rispetto alle tre vittorie della scorsa stagione, è stato un successo più risicato sulla concorrenz­a. Penso sia dovuto al fatto che, con tre giorni di prove ufficiali, ci sia stata la possibilit­à da parte di tutte di capire meglio i punti più importanti della pista e scegliere le linee più adatte. Cercherò di studiare ancora di più al video per sciare meglio».

Mai sazia, come i veri cannibali dello sport.

«Sono contenta perché la mia prova non è stata certo perfetta»

«Cercherò di studiare ancora di più al video per sciare meglio»

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ANSA Sofia Goggia, 30 anni, festeggia a Lake Louise

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