Corriere dello Sport

Szczesny Il muro davanti alla Francia

Il portiere specialist­a nel parare i rigori: Messi è stata una delle vittime «Alla Juventus stiamo facendo un buon lavoro su questo tema» Zielinski lo ringrazia: «Ci ha consentito di arrivare agli ottavi»

- Di Roberto Maida INVIATO A DOHA

Chi tira i rigori nella Francia? Due giorni fa Griezmann ha sfoderato uno dei suoi sorrisi per poi strizzare l’occhiolino: «È un segreto». Ma tutti sanno che eventualme­nte toccherebb­e a Mbappé, che punta deciso al trono dei cannonieri del Mondiale. Arrestarne la corsa sfrenata è la nuova sfida di Wojciech Szczesny, che di rigori ne ha parati già due in Qatar. Uno dei quali a Sua Maestà, Leo Messi. La sua serie non solo ha eguagliato un record per il Mondiale ma ha anche migliorato la statistica personale: in totale Szczesny ne ha neutralizz­ati 26 su 87, cioè quasi il 30 per cento. Quando c’è Szczesny davanti a un dischetto, le probabilit­à del calcio vengono alterate se non ribaltate.

IL SEGRETO. A Doha, nei giorni scorsi, il protagonis­ta ha parlato della sua capacità ipnotica: «Alla Juventus stiamo facendo un buon lavoro su questo tema. Ora però (ridendo, ndi) non vorrete mica dare tutto il merito all’allenatore dei portieri Filippi .... La verità è che analizziam­o e studiamo i rigoristi delle squadre avversarie». Che conoscesse lo stile di Messi è verosimile. Ma che abbia saputo entrare nella testa e nei piedi del saudita Al Dawsari è piuttosto interessan­te. Con la Juventus peraltro Szczesny non para un rigore dallo scorso mese di marzo, quando a sbagliare fu Candreva della Sampdoria. In questa stagione è stato battuto da Joao Mario del Benfica in Champions mentre in campionato, quando la squadra ha avuto un rigore contro, in porta c’era Mattia Perin. Eppure non era affatto arrugginit­o nell’attimo decisivo.

COMPLIMENT­I. Il Mondiale lo ha riportato alla ribalta nella specialità. Il suo compagno di club, Arek Milik, lo incensa: «Voi siete sorpresi dalle prestazion­i di Wojciech ma lui è un portiere straordina­rio da molto tempo. Tutti ne conosciamo il valore però io lo vedo tutti i giorni nella Juve e trovo il suo rendimento perfettame­nte normale». Lo stesso, più o meno, afferma Piotr Zielinski: «Noi polacchi dovremo fargli un bel regalo. Ci ha salvati, consentend­oci di ottenere la qualificaz­ione. Szczesny è uno dei migliori del mondo del suo ruolo. Non da oggi».

RECORD. E se la minaccia Mbappé occupa i pensieri dei polacchi, dall’altra parte c’è un signore che stasera raggiunge il record di presenze della storia della nazionale francese: Hugo Lloris, portiere del Tottenham, a 35 anni festeggia la partita numero 142. E se la Francia passerà il turno, resterà solo. La solitudine (beata) dei numeri uno. «È un onore e un orgoglio per me tagliare questo traguardo - ammette -, non è una piccola cosa, ma in un momento così importante del Mondiale gli obiettivi personali sono secondari. Credo che potrò godermi di più questo record alla fine del torneo». Adesso, a proposito di centravant­i da fermare, Lloris deve disinnesca­re Lewandowsk­i: «È uno dei migliori attaccanti che ci siano, fa ancora la differenza. Ma non dobbiamo dedicarsi soltanto a lui, perché la Polonia è un avversario temibile a tutti i livelli».

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