Corriere dello Sport

L’IDEA DI MOU DYBALA ALLA TOTTI

A 29 anni l’ex capitano gialloross­o aveva vissuto una seconda giovinezza giocando da centravant­i La Joya alla sua stessa età può seguire l’identico percorso per aiutare lo Special One Il tecnico studia nuove soluzioni per riuscire a trovare più gol dall’a

- Di Jacopo Aliprandi ROMA

Era il 18 dicembre 2005: una Roma in totale emergenza scendeva in campo a Marassi contro la Sampdoria alla ricerca di punti in un momento difficile della stagione, dopo una partenza non esaltante legata anche a scelte di mercato sbagliate e il problema Cassano che una ventina di giorni dopo sarebbe volato a Madrid. Proprio in quel momento di difficoltà è nata la seconda giovinezza di Francesco Totti, schierato per la prima volta centravant­i da Spalletti proprio nella gara contro i blucerchia­ti. Un’idea nata dall’emergenza offensiva, poi studiata e limata dal tecnico e dal capitano con il passare della stagione fino alla totale consacrazi­one nella stagione seguente con i 26 gol realizzati in campionato e la scarpa d’oro strappata a Ruud Van Nistelrooy.

L’INTUIZIONE. Totti aveva 29 anni quando si è consacrato nel nuovo ruolo, la stessa età di un altro fantastist­a che adesso dovrà guidare e trascinare la Roma nella seconda parte della stagione e, sperano i tifosi, anche in futuro. Paulo Dybala potrebbe scoprire una seconda giovinezza proprio come il suo amico Totti che in estate gli aveva lasciato la sua maglia numero 10 rifiutata con grande rispetto dalla Joya. L’idea di Mourinho, l’intuizione dello Special One già avuta qualche mese fa potrà essere riproposta da gennaio in poi, vista soprattutt­o la crisi dei centravant­i e il loro scarso feeling con il gol. Dybala alla Totti, un nuovo fantasista davanti alla porta per realizzare gol e servire assist, dare spettacolo e - soprattutt­o - portare punti alla squadra.

LA LUCE. Mourinho ci sta seriamente pensando, e vuole testare la soluzione da falso nueve appena l’argentino rientrerà dal Mondiale e tornerà a disposizio­ne del club. Fin qui Dybala è stato il miglior giocatore della stagione gialloross­a, sia per prestazion­i sia in termini realizzati­vi: sette gol segnati in 816 minuti, il secondo realizzato­re è Abraham con 4 gol in 1402 minuti. Facile capire la crisi di un attacco che tra Abraham, Belotti, Zaniolo, Shomurodov ed

El Shaarawy ha realizzato solamente dieci gol. Cinque attaccanti che non riescono a esprimersi come vorrebbero, o quantomeno come Dybala. «È la nostra luce», ha detto Mourinho. E il tecnico cercherà di farlo brillare ancor di più, per far risplender­e una Roma che in questa prima parte di stagione ha visto più ombre che luci per infortuni e “involuzion­e dei giocatori”.

LE SOLUZIONI. Una delle partite migliori giocate dalla squadra è stata senza dubbio contro l’Inter. Il ritorno alla vittoria a San Siro, un tabù sfatato dopo cinque anni senza esultare a Milano, grazie proprio a Dybala schierato da centravant­i. Fuori Abraham per scelta tecnica, titolare la Joya che ha trovato il gol del pareggio con una prodezza al volo su assist di Spinazzola. Poi, l’uscita dal campo all’inizio del secondo tempo per un fastidio muscolare. L’unico vero freno del talento di Laguna Larga. Ma come giocherà la Roma del falso nove Dybala? Mourinho ha in mente varie versioni: la prima mantenendo il 3-4-2-1, con Zaniolo e Pellegrini alle spalle della Joya. Esattament­e come ha giocato a San Siro. Ma anche utilizzand­o una spalla accanto al numero 21, come potrebbe essere il neo acquisto Solbakken. L’altra idea

è il ritorno al 4-2-3-1, come fatto in Giappone. Quindi Pellegrini dietro al centravant­i, poi il norvegese, Zaniolo ed El Shaarawy per i due posti sulle fasce. Chiarament­e il tecnico cercherà in tutti i modi di recuperare Abraham e Belotti, ma se invece il trend negativo dovesse proseguire a quel punto dal primo minuto o a partita in corso lo Special One avrà già pronto il nuovo piano. Un Dybala alla Totti. un fantasista pronto a prendersi sulle spalle la squadra per cercare quei gol che nella prima parte di stagione sono mancati. Un ritorno al passato per la Joya che tra l’Instituto AC Cordoba e il Palermo si era fatto conoscere per proprio da centravant­i vero. Poi l’arrivo alla Juventus e il graduale arretramen­to a “tuttocampi­sta”, sfruttando le sue qualità nel palleggio e venendo schierato solo sporadicam­ente in quel ruolo. Un ritorno al passato non dispiacere­bbe a Dybala, pronto ad aiutare Mou e la Roma nella ricerca dei gol.

L’ex Juve ha giocato falso nove contro l’Inter segnando una grande rete

Negli ultimi anni è stato arretrato, ma prima era più avanzato

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