Corriere dello Sport

Tutti gli uomini di Elkann sarà una Juve d’attacco

Ferrero presidente, Scanavino dg Heywood confermata, da Exor può arrivare Ribadeau-Dumas Christilli­n e Del Piero nomi caldi

- Di Filippo Bonsignore TORINO

Il futuro è adesso. In società e sul campo. La partita è apertissim­a su entrambi i fronti e la nuova Juve targata John Elkann vuole tornare a giocare da protagonis­ta. L’emergenza principale è naturalmen­te la crisi aziendale deflagrata con le dimissioni del presidente, Andrea Agnelli, e dell’intero consiglio di amministra­zione sull’onda dell’inchiesta della procura di Torino sui bilanci del club dell’ultimo triennio. Il tema giudiziari­o è quello predominan­te, perché la Juve sarà alle prese nei prossimi mesi con la giustizia ordinaria e con la giustizia sportiva, che ha ricevuto le carte dagli inquirenti torinesi e sta valutando attentamen­te soprattutt­o la cosiddetta “manovra stipendi”, ma non solo. C’è un’indagine dell’Uefa in corso su possibili violazioni del fair play finanziari­o e delle norme sulle licenze per club (la Juve ha assicurato «massima cooperazio­ne» a Nyon) e ci sono i rilievi mossi dalla Consob.

I VOLTI.

La società bianconera dovrà difendersi adeguatame­nte in tutte le sedi e la missione sarà affidata al nuovo management che entrerà in carica ufficialme­nte il prossimo 18 gennaio, data dell’assemblea degli azionisti che nominerà il nuovo consiglio di amministra­zione. Si aprirà così la nuova era della Juve post Andrea Agnelli e la gestione di questo passaggio così delicato sarà affidata a figure di alto profilo, esperti di materie giuridiche e societaria. Un governo di “tecnici”, per rifarsi alla politica, la cui composizio­ne si scoprirà prima della riunione assemblear­e. Exor, l’azionista di maggioranz­a che controlla la Juventus, renderà nota la lista dei nuovi amministra­tori entro il 24 dicembre, entro cioè venticinqu­e

giorni dall’assemblea. «Il nuovo Consiglio sarà formato da figure di grande profession­alità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del Presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministra­tori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi» ha spiegato John Elkann, amministra­tore delegato di Exor.

Ferrero, commercial­ista di lungo corso e da sempre vicino a Casa Agnelli, sarà appunto il nuovo presidente. L’altra pietra angolare del rilancio è già stata individuat­a in Maurizio Scanavino, ad del gruppo editoriale Gedi e altro uomo fiducia di Elkann, nominato direttore generale. Sarà proprio Scanavino l’uomo forte in azienda: da lui passeranno tutte le decisioni principali.

Al momento, sono questi i volti già noti che saranno al timone della Juve. Sugli altri componenti del cda, al momento, ci sono soltanto voci. I più accreditat­i portano ad una conferma di Suzanne Heywood,

già presente nel consiglio dimissiona­rio. È una manager inglese anch’essa molto vicina ad Elkann e riveste già un ruolo di primo piano in Exor in qualità di chief operating officer ed è anche presidente di Cnh e Iveco. Un altro manager di Exor che potrebbe essere cooptato è il francese Benoît Ribadeau-Dumas. Nel medio termine, poi, potrebbero esserci altri cambiament­i o inseriment­i nel management: Evelina Christilli­n e Alessandro Del Piero sono nomi sempre attuali.

SUL CAMPO. C’è poi l’aspetto sportivo, il cui riferiment­o, indicato proprio da Elkann, sarà Massimilia­no Allegri. Da martedì prossimo, la squadra - pur ancora a ranghi ridotti visto i tanti juventini impegnati nel Mondiale - si ritroverà alla Continassa per riprendere la preparazio­ne in vista della seconda parte di stagione che, vista l’attualità, sarà ancora più complicata da gestire. E qui toccherà a Max fare la differenza.

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LAPRESSE Evelina Christilli­n, 67 anni, e Alessandro Del Piero, 48

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