Ascoli, c’è Bucchi per battere Longo
Oggi al “Del Duca” sarà battaglia vera, a meno che le due squadre non vogliano tradire gli intendimenti dei rispettivi allenatori. Ma crediamo di no.
TORNA BUCCHI. Quello dell’Ascoli, Cristian Bucchi, che torna in panchina dopo la giornata di squalifica scontata a Bolzano, contro il SudTirol, è davvero agguerrito. «Serve una partita sanguigna e di carattere per tornare alla vittoria in casa, dove mancano da un po’ la vittoria e la continuità di risultati in casa. Un po’ per demerito nostro, un po’ per sfortuna. Nelle partite con Modena e Frosinone ci abbiamo messo del nostro, non avremmo meritato di perdere, ma abbiamo perso. Non ci sentiamo mai fuori casa perché anche domenica abbiamo visto i nostri tifosi dominare il Druso di Bolzano, sono per noi una spinta importante, ma ci teniamo a fare punti in casa. Questo campionato ci sta dimostrando che vincere è difficile, ci sono sempre tanti pareggi, quindi quando si vince si fa un bel balzo in avanti in classifica. Lo abbiamo visto con Pisa, Perugia e Brescia. Noi dobbiamo essere bravi a cercare la vittoria mantenendo il nostro equilibrio. Sappiamo che il Como ha grandissime individualità con profili anche di caratura internazionale, è una squadra che ha trovato un buon equilibrio, soprattutto nell’ultimo periodo, quindi ci aspettiamo una battaglia, noi siamo pronti e davanti al nostro pubblico ci teniamo a fare una partita bella sanguigna, tosta e di carattere, come sappiamo fare noi».
LONGO PRONTO. Da parte suo l’allenatore lariano, Moreno Longo, che dovrà rinunciare a Fabregas per due o tre settimane, ha il doppio compito di guardare a breve ma anche a lungo termine. «Ci servono punti, però con 24 partite da disputare bisogna anche guardare le prestazioni. I punti nella nostra situazione sono fondamentali, così come lo è essere squadra. Solo con le prestazioni potremo raggiungere il nostro obiettivo. L'Ascoli? E’ una squadra in crescita e farà di tutto per tornare alla vittoria davanti al proprio pubblico. L’affrontiamo con rispetto, al tempo stesso andiamo lì con coraggio e personalità. Abbiamo nelle corde la possibilità di ripetere le ultime partite. Sappiamo bene che non possiamo permetterci di abbassare la guardia. L'handicap iniziale comunque pesa: sto cercando di far capire alla squadra che il lavoro degli ultimi due mesi è stato fatto bene. Abbiamo solo il dovere di non vanificare lo sforzo fatto nelle altre giornate. Solo insistendo e mettendoci pazienza potremo ammortizzare quell'inizio negativo, per tirarci fuori da una zona che non si addice a questa rosa ed a queste ultime prestazioni».