Corriere dello Sport

Ma gli azzurri jet restano indietro

Italiani male nella discesa di Beaver Creek

- Di Alberto Dolfin

Cambia località, ma non il duello per la sfera di cristallo tra gli uomini. Dopo le sfide di Lake Louise e in ritardo di ventiquatt­r’ore a causa della cancellazi­one della gara di venerdì, Aleksander Kilde e Marc Odermatt hanno dato spettacolo anche a Beaver Creek, giocandosi il successo fino all’ultimo respiro. Il vichingo norvegese l’ha spuntata per l’inezia di 6 centesimi sul vincitore della passata Coppa del Mondo, protagonis­ta di una grande prova, macchiata però da due errori che gli sono costati quella che avrebbe potuto essere la prima vittoria in carriera in discesa. L’appuntamen­to sembra soltanto rimandato perché Odermatt continua a stupire con la sua incredibil­e versatilit­à e a dispetto della giovane età (classe 1997): sarà dura spodestarl­o dal trono.

Kilde però ci crede e intanto si gode il 15° successo in Coppa del Mondo, il secondo stagionale dopo l’acuto in Canada ed anche il secondo nella disciplina più adrenalini­ca sulla Birds of Prey a dodici mesi dal precedente. Oggi proverà a fare il bis in superG proprio come gli riuscì l’anno scorso, per rosicchiar­e qualche altro punto al rivale nella graduatori­a generale: 340 a 280 a favore dello svizzero per il momento, ma il norvegese sembra tornato quello dell’inverno 2019/2020, quando conquistò il globo più prestigios­o. L’infortunio del gennaio 2021 l’ha costretto a ripartire da zero, ma già nella passata stagione con la doppietta di trofei nella velocità (re di discesa e di superG) Aleksander ha dimostrato di poter tornare a rimettere le mani sulla «coppona».

Kilde-Odermatt, un altro show Marsaglia (solo 16º) il migliore dei nostri e Paris chiude 20º

Una lotta sul filo dei centesimi è stata anche quella per il gradino più basso del podio: a prevalere per un solo centesimo è stato il canadese James Crawford, al secondo piazzament­o tra i primi tre in carriera dopo quello dello scorso marzo a Kvitfjell (fu 2° in superG), con buona pace del veterano Matthias Mayer che non è riuscito a spodestarl­o per un respiro.

ITALIANI MALE. Discesa da dimenticar­e per gli uomini jet azzurri. Il migliore della comitiva è stato Matteo Marsaglia, 16° a 1”49 da Kilde, sulla pista che il 1° dicembre di dieci anni fa gli regalò l’unico successo in carriera. Non, ingrana, invece l’uomo più atteso in Casa Italia, ovvero Dominik Paris. In Alberta, il colosso della Val d’Ultimo aveva perso uno sci, stavolta, invece, è arrivato fino in fondo, ma ha concluso con un anonimo 20° posto, staccato di 1”73 dalla vetta della classifica. Poco più indietro, Mattia Casse (22° a 1”84), mentre fa ben sperare per il futuro il 25° posto del giovane Nicolò Molteni (classe 1998), 25° a 2”01 e ancora a punti grazie all’identico piazzament­o ottenuto la settimana scorsa in Canada. Oggi l’esame superG per l’Italjet.

Un sorriso da Molteni, ancora in zona punti Oggi il superG

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ANSA Matteo Marsaglia (37) ieri il migliore degli azzurri

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