L’orgoglio di Bagnaia «Ho fatto felice Rossi»
Ieri a Rimini la cerimonia dei FIM Awards: trofeo a Pecco per il trionfo in MotoGP e premio alla carriera al suo mentore Valentino «Se ho vinto il titolo mondiale il merito è anche suo, e non di poco» Dall’Igna, d.g. Ducati: «I rivali copiano le nostre id
Il premio alla carriera a Valentino Rossi e il trofeo per il titolo della MotoGP a Pecco Bagnaia: la cerimonia dei FIM Awards, i premi per i campioni del mondo di motociclismo di tutte le specialità, è un inno al movimento italiano.
«Il motociclismo dà sempre grandi soddisfazioni all'Italia, ma quest'anno parlare di grandi soddisfazioni è un eufemismo: questo 2022 è da incorniciare, e conferma che siamo un grande Paese sportivo» dice il presidente del CONI Giovanni Malagò, rappresentante di uno sport italiano che anche con i trionfi in pista ha gustato un sapore dolce in una fase difficile, con il calcio che vive i Mondiali senza la Nazionale azzurra e altre vicende decisamente complicate.
CONSEGNE. Rossi e Bagnaia sono gli uomini più attesi, protagonisti di un'ideale passaggio di consegne, dal maestro all'alllievo. «Ero già stato a questo evento per il titolo della Moto2, ma questa volta il gusto è differente, essere premiati per il titolo MotoGP mi rende orgoglioso al massimo - spiega Bagnaia, con una camicia griffata #GoFree -. Sono felice di aver visto Valentino estremamente contento, questo titolo è stato anche merito suo, e non poco».
Rossi celebra il titolo 2022 da "mentore" di Bagnaia, al vertice di una VR46 Riders
Academy il cui team in MotoGP sembra in procinto di cambiare costruttore: dal 2024 la squadra emanazione della Academy (quest'anno brillante con Luca Marini e Marco Bezzecchi) potrebbe passare alla Yamaha.
DUCATI. Pecco è la punta dell'iceberg di una Ducati celebrata per i successi in tutte le categorie. «Una stagione con risultati meravigliosi, siamo orgogliosi della doppietta e del lavoro compiuto - dice Gigi Dall'Igna, direttore generale del reparto corse capace di portare al top anche Alvaro Bautista in Superbike -. Il titolo di Alvaro non è secondo a nessuno, ma io non avevo mai vinto il titolo piloti in MotoGP. Vedere i rivali copiare le nostre idee ci rende anche un po’ orgogliosi, è la conferma della bontà delle nostre idee».
Tutta la Ducati è rappresentata nella serata di gala - compreso il super tester Michele Pirro - nell'evento che chiude la giornata iniziata con il "piadina contest" (alcuni dei campioni del mondo si sfidano in cucina con la specialità romagnola accompagnata dagli ingredienti più disparati) e la sessione autografi al Teatro Galli; centinaia di tifosi in coda per le firme di Bagnaia e Bautista, ma anche di Izan Guevara (18enne campione della Moto3 con idee chiare: «Voglio la MotoGP in tre anni») - e Tim Gajser, campione del Cross capace di salvare l'onore della Honda. Ma anche per Andrea Verona, 23enne vicentino che si è confermato fenomeno dell'Enduro mondiale, e Billy Bolt, campione dell'Enduro estremo.
Tanti campioni all'interno di una festa a forte carattere italiano, alimentata anche dall'elezione di Giovanni Copioli - presidente della FederMoto - alla vice presidenza della Federazione internazionale, nell'ambito della conferma al vertice di Jorge Viegas.