Banchero subito azzurro ecco il piano della Fip
Oggi il ct Pozzecco e il gm Trainotti partono per Orlando: domani l’incontro con la fenomenale prima scelta della NBA Per averlo ai Mondiali gli proporranno opportunità per ampliare la sua popolarità in Europa e in Asia
Oggi Gianmarco Pozzecco e Salvatore Trainotti, rispettivamente ct e manager della Nazionale, partono per gli Usa accompagnati da Antonio Santa Maria, direttore generale di Master Group Sport (advisor commerciale della Fip). La missione? Incontrare domani, al termine di Orlando-Milwaukee, Paolo Banchero, la prima scelta assoluta dei Magic che ha già dichiarato di voler indossare la maglia azzurra. La nostra delegazione punta a convincerlo a giocare con l’Italia sin dai prossimi Mondiali
(25 agosto-10 settembre tra Filippine, Indonesia e Giappone). Per farlo, al nuovo fenomeno della NBA verranno sottoposte alcune opportunità “fuori dal campo” (leggi contratti di sponsorizzazione e immagine) per allargare la sua visibilità in Europa e in Asia. A Banchero, al padre e ai dirigenti di Orlando, verrà anche presentata la programmazione della Nazionale per preparare i Mondiali. Successivamente Pozzecco e
Trainotti si recheranno a Salt Lake City per incontrare Fontecchio, ala dei Jazz.
Dal 199495 solo quattro rookie sono entrati dalla porta principale dell'AllStars Game: l'ultimo Griffin (2010-11), gli altri Hill (199495), Duncan (1997-98), Ming (200203). Tra questi, finora, la miglior media punti partita appartiene però proprio a Banchero (22,7 contro il 22,5 di Griffin). Ecco perché l'italo-americano, appena rientrato da un infortunio alla caviglia, è in lizza per essere selezionato. Intanto nella storia dei Magic è diventato il giocatore che nelle prime 15 partite giocate ha segnato di più: 340 punti. Potrebbe sembrare solo un piccolo record, ma si cambia subito prospettiva quando si scopre chi Paolo ha detronizzato: ovvero Shaquille O’Neal, mito di Orlando, che nel 1992 arrivò fino a 338. Alla vigilia della sua prima stagione NBA, Banchero ha firmato anche un pluriennale con il Jordan Brand: le previsioni lo vedono tra non molto come il nuovo volto della consociata della Nike che rappresenta il più grande, Michael Jordan. Finora ha ricevuto solo consensi. «Il ragazzo di Seattle è speciale ha detto dopo averlo affrontato Draymond Green, quattro anelli con Golden State -. Contro di noi ha fatto tiri difficili. Il suo amore per il gioco lo puoi vedere attraverso i suoi compagni: penso che sia il momento migliore che abbia mai visto a Orlando negli ultimi sei, sette anni, e credo proprio che tutto sia dovuto a lui».
Coach Rivers (Phila): «E’ un duro, sarà un giocatore davvero speciale»
SEATTLE. Entrambi hanno chiamato Seattle “casa”: Kevin Durant (fu scelto dai SuperSonics prima del trasloco della franchigia a Oklahoma City) e Paolo Banchero (ci è nato). Quando KD si è trovato di fronte il ragazzo che sta facendo innamorare tutta l'America (e l'Italia), a fine partita gli ha donato la sua maglia autografata con dedica: «P., il lavoro non si ferma». Bancheri ovviamente è stato protagonista anche di “The Big Podcast with Shaq «Il mio unico consiglio per Paolo - ha detto O’Neal, quattro volte campione NBA con Lakers e Miami è quello di segnare quattro punti a quarto: come numero 1, con una media di 16 punti vuol dire che stai arrivando e la squadra è tua». Ma Banchero non ha voluto ascoltarlo, visto che la sua media punti è superiore: 22,7 oltre a 6,8 rimbalzi e 3,6 assist. «È un duro - ha detto Doc Rivers coach di Philadelphia - ha un grande fisico, è abituato a sopraffare l'avversario. Sarà un giocatore speciale».