Corriere dello Sport

Preoccupaz­ione Roma il ritiro diventa un bunker

Clima teso in Portogallo Il ko con il Cadice ha confermato i limiti emersi già nella prima parte della stagione Smarrite le certezze, Mourinho prova a scuotere un organico che non gli consente di lottare per la vetta

- Di Jacopo Aliprandi e Guido D’Ubaldo

Il ritiro in Portogallo per preparare la ripresa della stagione non è cominciato nel migliore dei modi. La Roma ha perso la prima partita in Algarve contro il Cadice per 3-0, confermand­o tutti i limiti che l’avevano condiziona­ta nella prima parte della stagione. Una sonora sconfitta che deve far riflettere, mentre i giocatori appena lasceranno Albufeira avranno altri tre giorni di riposo per Natale e torneranno ad allenarsi a Trigoria il giorno di Santo Stefano. Ma il clima all’interno del resort Sao Rafael Atlantico non è così disteso come poteva essere appena arrivati in Portogallo, dopo le parole di incoraggia­mento di Mourinho prima di lasciare Trigoria.

PREOCCUPAZ­IONE.

La squadra continua a lavorare, Mourinho prosegue a studiare nuove mosse per dare una scossa tattica e psicologic­a ai giocatori che nella prima parte di stagione hanno deluso le aspettativ­e, il club si è trincerato nel silenzio. Testa bassa e lavorare, nonostante nell’aria si respiri la tensione di risultati che non sono all’altezza delle aspettativ­e. Per Mourinho e per i Friedkin. I proprietar­i americani non sono in Italia in questo periodo, ma sperano in un cambio di rotta della stagione nel 2023. Si aspettavan­o una crescita della squadra dopo la conquista della Conference League, ma fino a novembre non c’è stata. La zona Champions è lontana tre lunghezze, in Europa League a febbraio c’è da superare lo spareggio con il Salisburgo per andare avanti. Il direttore generale Tiago Pinto è in Portogallo con la squadra. E’ lui il referente dei Friedkin, è lui che nello stesso tempo deve gestire le esigenze di Mourinho, che spesso prova sensazioni di frustrazio­ne per un organico che non gli consente di lottare per il vertice. A gennaio non potrà avere rinforzi, la squadra ha limiti che non è facile correggere e che probabilme­nte non riuscirà a migliorare neppure Solbakken, l’unico rinforzo sicuro, che solo con l’anno nuovo potrà cominciare ad allenarsi con i nuovi compagni.

NERVOSISMO. La Roma anche nel test di venerdì scorso è sembrata smarrita, senza idee, ma soprattutt­o molto nervosa.

Vedi l’espulsione di Vina per la reazione su un avversario, o il contatto tra Pellegrini e un giocatore del Cadice all’intervallo, ma anche la mischia finale che ha portato all’ammonizion­e di Cristante e Celik. Insomma, la Roma quando non riesce a esprimersi rischia di perdere anche la testa. Era accaduto la scorsa estate, sempre in Algarve, è successo anche durante alcune partite ufficiali finite male.

RISPOSTE. Mourinho ieri ha diretto l’allenament­o monitorand­o ogni esercizio, ma anche l’atteggiame­nto dei suoi giocatori. Vuole massimo impegno per evitare una seconda figuraccia contro i portoghesi del Casa Pia, vuole anche vedere subito progressi nella condizione atletica, tattica e mentale. Naturalmen­te anche il tecnico è preoccupat­o, ha bisogno di risposte dalla squadra che al momento non sono arrivate. E, come detto, il club nel ritiro blindato cerca di evitare qualsiasi distrazion­e ai giocatori, per farli concentrar­e solamente sugli impegni di campo. Niente conferenze, niente interviste a meno di risultato positivo in amichevole, niente uscite in relax per la cittadina di Albufeira. Solo resort e stadio, e sarà così anche nei prossimi giorni. Per allontanar­e le nubi su Trigoria.

Squadra nervosa e senza idee ma a gennaio non potrà avere altri rinforzi

Anche i dirigenti hanno qualche perplessit­à e aspettano la svolta

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 ?? GETTY ?? José Mourinho, 59 anni, con Tiago Pinto, durante l’allenament­o della Roma allo Estadio Municipal di Albufeira in Portogallo
GETTY José Mourinho, 59 anni, con Tiago Pinto, durante l’allenament­o della Roma allo Estadio Municipal di Albufeira in Portogallo

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