L’Ascoli passa a Cosenza Festa grande per Bucchi
COSENZA (4-3-2-1): Marson 5; Rispoli 6 Rigione 6 Vaisanen 6 Martino 5 (11’ st Lavardera 5,5); Kornvig 5,5 (27’ st Brescianini 5,5) Voca 5,5 Florenzi 5,5 (40’ st Nasti 6); Brignola 5,5 (11’ st Zilli 6) Merola 5 (27’ st D’Urso 5,5); Larrivey 5,5. A disp.: Lai, Matosevic, Panico, Venturi, Meroni, Vallocchia. All.: Viali 5,5.
ASCOLI (3-5-2): Leali 7,5; Simic 6 Bottegin 6 Quaranta 6; Donati 6,5 (17’ st Adjapong 6) Collocolo 7 Giovane 6 (1’ st Eramo 6) Caligara 6 Falasco 6 (1’ st Giordano 6); Dionisi 6 (28’ st Ciciretti sv e 37’ st Lungoyi sv) Gondo 6,5. A disp.: Guarna, Baumann, Salvi, Falzerano, Tavcar, Buchel P. Mendes. All.: Bucchi 6,5.
ARBITRO: Sacchi di Macerata 5,5. Guardalinee: Vivenzi e Ranghetti.
Quarto uomo: Minelli.
Var: Nasca. Avar: Muto. MARCATORI: 17’ pt Donati (A), 44’ st Gondo (A), 48’ st Nasti (C ), 50’ st Collocolo (A).
AMMONITI: Falasco (A), Lavardera
(C), Larrivey (C).
NOTE: Spettatori 3.399 (4 ospiti) per un incasso di 19.653 euro. Angoli: 4-3 per il Cosenza. Recupero: 2’pt, 5’ st.
di Franco Segreto COSENZA
Torna alla vittoria l’Ascoli nel giorno del 28° anniversario della scomparsa del presidente di una vita il mitico Costantino Rozzi. Terza sconfitta del Cosenza della gestione Viali, un brutto colpo che fa fare unulteriore passo indietro ai silani. Contestato il patròn Guarascio con le curve in silenzio per protesta nei primi quindici minuti di gioco. Il feeling con la tifoseria si è rotto da tempo. Gruppo squadra che ha urgente bisogno di essere puntellato con giocatori di qualità e di categoria per scongiurare un finale disastroso. Sarà un Natale amaro per Guarascio e la squadra penultima in classifica. L’Ascoli sale a quota 25 e rompe il digiuno che durava dalla