Corriere dello Sport

Rinvio a giudizio: decide Picco

- Nic.bal.

- Si terrà oggi l'apertura dell'udienza preliminar­e davanti al Gup, dunque. Sarà quindi Marco Picco da oggi a rivestire un ruolo da protagonis­ta in questa vicenda, lui che negli anni è stato uno dei componenti della squadra di calcio di giudici e pm torinesi. Tocca a Picco, giudice per l'udienza preliminar­e, a dover decidere su come procedere: se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dall'accusa. Ma anche se e come valutare l'imminente istanza di spostament­o del procedimen­to da Torino a Milano (o in subordine Roma) per competenza territoria­le che verrà presentata dalla difesa. Magari, come si sussurra, «rinviando la palla in tribuna».

L'ACCUSA. Più noti ormai i profili dei pm che compongono l'accusa. Non ci sarà Ciro Santoriell­o, che si è defilato negli scorsi giorni per questioni di opportunit­à dopo l'esplosione del caso legato a delle sue battute inopportun­e che si è lasciato scappare in un convegno del 2019 («Sono tifosissim­o del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso è importante il Napoli, come pm ovviamente sono antijuvent­ino cioé contro i ladrocini in campo. E mi è toccato scrivere l'archiviazi­one»). In aula ci saranno quindi il procurator­e aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto procurator­e Mario Bendoni, che hanno condotto l'inchiesta fin dalle battute iniziali. Pm di più lungo corso è Gianoglio, già nel pool guidato da Burno Tinti che nel 2006 aveva indagato sui conti della Juve sempre con la perizia commercial­ista di Enrico Stasi (nominato anche in questo caso), oltre a essersi occupato successiva­mente dell'inchiesta nei confronti di UnipolSai. Aretino, classe '85, come Picco ma più di Picco proprio Bendoni è un punto fermo della squadra di calcio di giudici e pm che si è laureata vice campione d'Italia nel 2019, con un trascorso da calciatore anche a discreti livelli (e fede milanista)

LA DIFESA. La difesa sarà invece coordinata dal lavoro degli avvocati Maurizio Bellacosa e Davide Sangiorgio. Il primo, associato dal 1989 dello studio Severino (fondato dall'ex ministro Paola Severino), tutelerà la Juventus come società. Tra gli avvocati di maggior spicco e in continua ascesa non solo nell'ambiente milanese, Sangiorgio è fondatore dello studio a cui ha dato il nome e si occuperà della difesa dei principali dirigenti indagati, a cominciare da Andrea Agnelli.

Senza Santoriell­o in aula i pm saranno Gianoglio e Bendoni La difesa attacca

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