Cagliari, nuove energie con la soluzione Deiola
Ranieri studia strategie e uomini in vista della delicata sfida con Bisoli Il rientro all’ultimo dalla Nazionale di Makoumbou non preoccupa Sir Claudio che ha l’alternativa giusta
Niente paura perché se Antoine Makoumbou non rientrerà al top della forma dopo la parentesi in nazionale, ci penserà Alessandro Deiola e guidare il centrocampo del Cagliari nella sfida al Sudtirol.
IN CABINA DI REGIA.
Claudio Ranieri ha già ben chiaro quale sarà la squadra da opporre al suo collega Pierpaolo Bisoli. Ma tra le sue idee e la sfida di sabato, restano ancora le incertezze delle condizioni in cui rientreranno i nazionali dai rispettivi impegni. Primo fra tutti proprio il centrocampista del Congo che, impegnato in Tanzania, oltre alla gara contro il Sudan dovrà poi affrontare un viaggio di rientro non certo semplicissimo, tanto che la data del suo arrivo a Cagliari è ancora incerta. Più probabile che riesca ad aggregarsi al gruppo da domani, mentre i suoi compagni di squadra andranno a giocare l'amichevole a Villacidro. Per poi aggregarsi al gruppo solo da giovedì. Elementi che sembrano allontanarlo, e sarebbe la prima volta con Ranieri, dall'undici titolare a vantaggio di Deiola. Che è pronto ad una chiamata visto che non gioca titolare dalla sfida in casa contro il Perugia dello scorso 11 dicembre. E che, con uno stadio che sarà tutto esaurito, non vede l'ora di poter avere la spinta della sua gente alle spalle. Un motivo in più per far bene per un giocatore che riesce ad assicurare forza e quantità in mezzo al campo, ma anche una buona dose di geometrie davanti alla difesa. Ecco perché, se Makoumbou non avesse i novanta minuti sulle gambe, toccherebbe a lui gestire la manovra e fare da ultimo scherzo davanti alla linea arretrata.
LA RINCORSA. Per lasciarsi definitivamente alle spalle un infortunio alla caviglia sinistra che sembrava banale e che invece si è trasformato in una sorta di calvario. Tanta amarezza per i tre mesi a fare da spettatore dopo il necessario intervento chirurgico. Ma per tornare in campo, Deiola ha scelto il momento migliore. Tanto che il suo rientro è coinciso con due vittorie che profumano tanto di serie A. Vice capitano per vocazione, mediano per caratteristiche e jolly di centrocampo per necessità. Da sardo doc, il numero 14 rossoblù ci ha sempre messo quel qualcosa in più per cercare di riportare il suo Cagliari dove gli compete. Ma non è stato fortunato perché l'intervento alla caviglia lo ha messo fuori causa per ben tre mesi.
Spettatore dalla panchina contro Venezia, Genoa e Brescia, Ranieri si è rivolto a lui per nel finale contro l'Ascoli e soprattutto a Reggio Calabria. E in quel momento il jolly isolano è diventato elemento di carisma e un pizzico di fortuna.
ENERGIA POSITIVA. Ha tramutato la rabbia accumulata nei mesi di riabilitazione in energia positiva da trasmettere alla squadra al posto di capitan Pavoletti. Indossando una fascia virtuale che lui ha praticamente tatuata addosso. E che, se dovesse toccargli di scendere in campo dal primo minuto, potrà mostrare con grande orgoglio sabato. Davanti ai sedicimila tifosi che aspettano solo di poter festeggiare non solo il suo rientro in campo, ma un successo che varrebbe un'altra piccola fetta di serie A.
Chiamato in causa contro l’Ascoli e la Reggina il jolly isolano ora freme