Corriere dello Sport

LIl sogno di Inzaghi «Inter top Ora Istanbul» «Tenevamo tanto a questo trofeo: dedica per famiglia e tifosi nerazzurri»

«Battuta una Fiorentina di valore Champions? Pronti a giocarcela Noi al massimo sino alla fine»

- di Giorgio Coluccia

Cnotte di Roma si colora an tu di nerazzurro, l’urin lo di una squadra intera fotografa l’apice nel mosmcento in cui il trofeo viene altzrato al cielo. Scene già viste, cnon più tardi di quasi quattro mesi fa a Riad per la Superbcoi ppa italiana. Dal Milan alla lFaiorenti­na, l’operazione finanleode­ll’Inter continua e invade anche l’Olimpico. In attesa di quella più pregiata a Istanbul contro il Manchester City. Il re di coppe non può che essere Simone Inzaghi, arrivato alla terza Coppa Italia messa in bacheca da allenatore e sempre più sugli scudi dopo le critiche ricevute nei momenti più difficili questa stagione. «Volevamo riconferma­re il trofeo dello scorso anno - ha sottolinea­to il tecnico piacentino prima della premiazion­e - Vincere non è mai semplice, ma riconferma­rsi è una missione ancora più complessa. È stata una finale all’altezza di questo livello, abbiamo sfidato una Fiorentina di valore, che ci ha impensieri­to tanto e soprattutt­o nella ripresa ci ha messo in difficoltà più volte». L’inizio non è stato dei più esaltanti, ma Inzaghi ha spostato l’attenzione sulla reazione della squadra nel momento più difficile della serata all’Olimpico: «Abbiamo sbagliato l’approccio al match e questo di solito non succede. Sono contento per come i ragazzi hanno rimediato minuto dopo minuto. Faccio i compliment­i a Lautaro, ma vorrei estenderli all’intera squadra perché quando arriva un trofeo è sempre merito di tutti per la cavalcata compiuta fino alla fine. La prossima finale? Prima di Istanbul ci sono due partite in campionato, l’obiettivo è dare il meglio in ogni occasione».

NUOVI OBIETTIVI. Due Coppe Italia e altrettant­e Supercoppe brillano in bacheca per Federico Dimarco, tra i protagonis­ti anche nel momento della festa nella lunga notte interista. «Sapevamo di incontrare un avversario forte, ma ci siamo ripetuti e questo fortifica le nostre convinzion­i - ha detto l’esterno nerazzurro - Adesso ci godiamo la festa e poi con calma penseremo oltre, partita dopo partita fino all'ultimo impegno di Istanbul». Infine una dedica speciale, anzi due: «Questo nuovo trofeo è per la mia famiglia. E poi voglio dedicarlo anche ai tifosi. Ancora una volta sono stati incredibil­i, si sono fatti sentire e vogliamo continuare a regalargli soddisfazi­oni di questo genere».

PRIMA POSSIBILE. Adesso per i nerazzurri l’obiettivo è guadagnars­i al più presto la qualificaz­ione alla prossima Champions, in modo da dedicare ogni risorsa alla Champions. La pratica potrà essere sbrigata già sabato sera, rimediando almeno un pareggio contro l’Atalanta, che, a quel punto, non avrebbe più possibilit­à di raggiunger­e Lautaro e compagni. È già da mettere in preventivo il turn-over abituale, ma bisognerà capire se sarà massiccio come in occasione del match con il Napoli della scorsa giornata. La conclusion­e della stagione, infine, darà il via in concreto alle grandi manovre per la prossima stagione e le priorità sono, chiarament­e, i rinno

L’allenatore nerazzurro si gode un’altra Coppa Italia e già guarda alla prossima finale da giocare il 10 giugno contro il City

vi. La scorsa settimana c’è stata la svolta sul fronte Bastoni. È stata raggiunta un’intesa di massima sulla base di un quinquenna­le da 5,5 milioni come parte fissa (a salire) più bonus. Si tratta solo di mettere le firme e di dare gli annunci ufficiali, ma la partita è chiusa. Tutto fatto, ma da un paio di mesi abbondanti, anche per Calhanoglu, che sottoscriv­erà un triennale da 6 milioni. Restano aperti, ma con ottime prospettiv­e di fumata bianca, i discorsi per Dzeko e De Vrij. Con entrambi occorre trovare l’incastro giusto, tra lunghezza del nuovo contratto e ingaggio.

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 ?? ?? Matteo Darmian, 33 anni, blocca Jonathan Ikoné (25 anni)
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Matteo Darmian, 33 anni, blocca Jonathan Ikoné (25 anni) GETTY
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Hakan Calhanoglu, 29 anni, controlla il pallone a metà campo
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An Hakan Calhanoglu, 29 anni, controlla il pallone a metà campo GETTY
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LAPRESSE LAPRESSE Il gol del 2-1 di Lautaro (25)

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