Corriere dello Sport

Sì, è l’anno del Toro con Lautaro si vince

Dopo il Mondiale con la Seleccion segna due gol e trascina l’Inter E ora la finale di Champions

- Di Pietro Guadagno

Nel segno del Toro. C’è la sua firma sulla nona Coppa Italia della storia dell’Inter. Ma è anche l’ennesima dimostrazi­one di forza di un attaccante sempre più decisivo e convinto. Con la doppietta di ieri ha pure toccato e superato quota 100 gol in nerazzurro. Con 101 resta all’11° posto nella classifica all-time, ma ora per entrare nella top ten e raggiunger­e Aebi mancano solo 5 reti. Si arricchisc­e anche la sua bacheca personale, che ora arriva a 8 titoli. «Sono emozionato, contentiss­imo. Da un paio d’anni stiamo portando trofei a questo grande club e dobbiamo continuare. Nel calcio si tratta di vincere. I miei compagni sono stati bravissimi. Abbiamo iniziato male nel primo quarto d’ora e poi ci siamo ripresi e siamo riusciti a ribaltare il risultato. Siamo contenti di riportare la Coppa a

«Che gioia Sono due anni che regaliamo trofei al club Non mi voglio più fermare»

Milano, anzi di lasciarla dov’era, visto che era già nostra».

Lautaro ha suonato la carica nel momento in cui l’Inter sembrava in maggiore difficoltà. Ha capito che, con attenzione e lucidità, l’impianto difensivo della Fiorentina poteva saltare. Così, prima ha messo Dzeko davanti a Terraccian­o, ma il bosniaco ha calciato malamente alto. Poi ha deciso di pensarci lui. Ha dettato a Brozovic il passaggio in profondità e, con freddezza, ha bucato il portiere avversario. Quindi, sul cross di Barella, si è messo davanti col fisico a Milenkovic, trovando il modo di raddoppiar­e con una girata volante. Capovolta la partita, l’Inter ha pensato soprattutt­o (troppo?) a gestire. Ma il Toro non si è mai fermato, ha continuato a “caricare”, finché non ne ha avuto più ed ha lasciato il posto a Correa. Da lì in poi, ha fatto il tifo in panchina come un invasato. E prima della consegna della Coppa, c’è pure scappato un abbraccio con la famiglia Inzaghi.

Al di là della tripla cifra di reti con la maglia dell’Inter, per Lautaro è ora la miglior stagione in assoluto come goleador: ha toccato quota 27 e ha ancora 3 partite per incrementa­re ulteriorme­nte il bottino. E allora se il 2022 si era chiuso come meglio non avrebbe potuto, ovvero con il trionfo Mondiale in Qatar con la sua Argentina, questa prima parte del 2023 ha visto il Toro trascinare letteralme­nte l’Inter. E’ vero che ha avuto anche lui un passaggio a vuoto, tra marzo e metà aprile (guarda caso un momento nero pure per la squadra…), ma appena si è riacceso, ecco i fuochi d’artificio. Con la doppietta di ieri, sono 10 le reti segnate nelle ultime 11 uscite con l’Inter, peraltro non tutte da titolare. Mentre il totale nel 2023 è addirittur­a di 19 centri. Evidenteme­nte, adesso nel suo mirino c’è la finale di Champions e quindi il Manchester City. «Istanbul? Non mi voglio fermare, voglio continuare a dare il mio contributo alla squadra. L’obiettivo è vincere ancora». Dall’altra parte, troverà un rivale extra-lusso come Haaland, ma anche quel Julian Alvarez che al Mondiale gli aveva soffiato il posto. E allora quale sarebbe la più dolce delle vendette?

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Lautaro Martinez, 25 anni

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