Corriere dello Sport

Strategie da record Lucio lancia Gaetano

Spalletti pensa a pochi ritocchi e ha sempre più fiducia nel baby favorito nei confronti di Demme

- Di Antonio Giordano

una questione di testa e anche di gambe, perché adesso che sta finendo, e dentro ognuno c’è quel senso di felicità che disorienta ma anche l’acido lattico che inquieta, per orientarsi verso Bologna bisogna intrufolar­si tra le pagine di quel libro bianco che serve per capire. È una partita perfida, contro una squadra che sa di calcio, che ha argomenti autentici per caricarsi meccanicam­ente: e il Napoli, che vuole quota 92 per rimuovere quella pallida incrostazi­one dalla memoria della propria gente, insegue la formula magica che dìa un senso al turnover. Si cambia, però moderatame­nte, l’attacco sembra fatto, altrove si può intervenir­e: il primo allenament­o dopo i due giorni di riposo ha detto poco, quasi niente, però le sensazioni si possono cogliere.

Là davanti, le certezze arrivano dalla sottrazion­e: non c’è Lozano, che ha concluso la sua stagione; non c’è Elmas, che con il giallo rimediato cn l’Inter è entrato in squalifica; non ci sono “avversari”, di fatto, per Politano, che andrà ad aggiungers­i a Kvara e a Osimhen per formare il tridente, con Zerbin che può entrare a partita in corso e assaporare il “Dall’Ara”, lo stadio a cui ha detto no a gennaio, durante il mercato, per godersi uno scudetto da dentro e viverlo al fianco di calciatori che sono per lui idoli.

In mezzo al campo, qualcosa può accadere, dipenderà dalla risposte che Spalletti riceverà in questi altri tre giorni di allenament­o: Anguissa sembra intoccabil­e, con lui sono possibili movimenti che nessun altro consente, e allora rimangono due ballottagg­i: Lobotka o Demme a dirigere le operazioni; Zielinski o Gaetano, il “cucciolo” dell’allenatore, come interni. Mutamenti esagerati non rientrano nella logica dell’allenatore e quindi sembrano improbabil­i, praticamen­te impossibil­i, due interventi: Demme e Gaetano si contendera­nno l’accesso nell’unica finestra che resterà aperta ma la mezzala viene osservata con ammirazion­e dal proprio allenatore, che non ha mai smesso di elogiarla, di sottolinea­rne le straordina­rie doti tecniche, espresse pure contro l'Inter con il gol che ha chiuso la sfida. A Bologna, una maglia da titolare sembra fatta apposta per Gaetano.

Semmai, qualcosa di più sensibile si potrà avvertire in difesa: a Gollini potrebbe essere restituito il ruolo di titolare, che gli è stato consegnato fino alla gara con l’Inter; poi, un centrale lascerà il proprio posto libero: sugli esterni, Di Lorenzo non è avvicinabi­le; qualche speranza spera di poterla avere Mario Rui che è stato costretto a fermarsi con il Milan e ha una voglia matta di riassapora­re emozioni perdute. Poi, può darsi che uno tra Rrahmani e Kim resti in panchina al fianco dell’allenatore, per dare visibilità a chi ne ha avuta di meno: Ostigard e Juan Jesus, neanche a dirlo, sono i candidati. Ma la squadra si comincerà a decifrare da oggi e si intuirà nella rifinitura di sabato. Di lavoro a disposizio­ne per scatenare qualche dubbio in Spalletti ce n’è.

Gianluca Gaetano, 23 anni, esulta dopo il gol all’Inter

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