La Joya spinge per Budapest «Voglio vincere nuovi trofei»
quando è stato costretto a tornare a Trigoria martedì per il riacutizzarsi del dolore, Paulo si è fermato con un tifoso ospite al Fulvio Bernardini per scattare foto, e firmare una sua maglia giallorossa. Anzi, quella nera con il suo numero in rosa. Massima disponibilità, come quella che ha dato nelle ultime settimane a Mourinho per giocare anche quando non era al meglio e sentiva ancora di non aver superato del tutto il problema alla caviglia. Come aveva fatto anche domenica, quando aveva cominciato l’allenamento di rifnintura salvo poi risentire il problema alla caviglia che lo ha costretto al nuovo stop. La Roma sta lavorando con lui per cercare di risolverlo definitivamente, anche con una nuova terapia che sperano possa aiutarlo a essere pronto per la finale del 31 maggio. Pronto forse non proprio, diciamo più a disposizione. Perché dopo oltre un mese dalla sua ultima partita da titolare (46 giorni, la partita contro il Torino dell’8 aprile) e soltanto due spezzoni di gara giocati contro l’Inter (19 minuti) e nell’andata contro il Leverkusen (13 minuti), difficilmente sarà al top per giocare dal primo minuto. Mancherà il ritmo partita, la condizione atletica migliore per essere ai suoi livelli dal primo minuto. L’obiettivo è averlo titolare, ma chissà che non possa essere l’arma in più di Mourinho a gara in corso, come successo contro nel ritorno contro il Feyenoord quando riuscì con un suo gol a portare la gara ai supplementari a pochi minuti dal novantesimo.
Gli obiettivi non mancano a Paulo in questo finale di stagione, così come nel suo futuro: «È sempre lunga la strada per raggiungere grandi traguardi. So che devo ancora vincere e raggiungere molti dei miei obiettivi, sia trofei che premi individuali, ma sono sempre motivato», le parole della Joya a Highsnobiety sul set delle riprese dei nuovi scatti di Prada con Adidas Football. «Sono sempre pronto ad aiutare i miei compagni di squadra