Corriere dello Sport

Vinicius graziato come Lukaku

- Di Andrea De Pauli

Nuovo colpo di scena nel caso Vinicius. L’indignazio­ne generalizz­ata dell’opinione pubblica iberica di fronte agli insulti razzisti che, ormai, accompagna­no con desolante regolarità le partite esterne giocate dal fuoriclass­e brasiliano pare aver fatto breccia presso il Comité de Competició­n della Federcalci­o iberica, che dopo una riunione fiume di oltre sette ore, ha deciso che il cartellino rosso che il signor De Burgos Bengoetxea ha sventolato sotto il naso del numero 20 blanco, domenica scorsa a Valencia, non avrà conseguenz­e. Niente squalifica, insomma, per Vini a seguito di un’espulsione giun

Il brasiliano Vinicius, 22 anni ta con l’ausilio del Var, al termine di una concitata rissa nel corso di Valencia-Real. Il Var, infatti, aveva fissato l’obiettivo esclusivam­ente su una manata proibita dell’esterno offensivo a Hugo Duro. Immagini, però, ritenute «alterate e parziali», perché ricostruir­ebbero solo il finale della zuffa, culminata col colpo di Vini, senza presentare gli attimi immediatam­ente precedenti, in cui il giocatore del Real era stato trattenuto a lungo, con un braccio al collo, dal rivale. «La decisione dell’arbitro è stata determinat­a dall’omissione della completezz­a dello scontro, fatto che ha viziato fin dal principio la sua scelta». Dito puntato su Iglesias Villanueva, responsabi­le del Var al Mestalla, che ha pagato con la sospension­e immediata il fatto di non aver mostrato l’intera sequenza dei fatti al collega.

Nonostante il via libera arrivato dal Comité, Vinicius non ha preso parte al derby infrasetti­manale del Bernabeu tra Real e Rayo, a causa di un piccolo malanno al ginocchio. Gara a cui tutti i compagni si sono presentati con indosso la casacca numero 20 col nome del brasiliano, a conferma che la squadra al completo lo appoggia nella sua battaglia. Appoggio anche dai tifosi merengues che hanno esibito l’eloquente striscione «Siamo tutti Vinicius. Basta!». Vinicius, presente a bordo campo, in borghese, ha mostrato di apprezzare. Lontano da Madrid, però, la mancata squalifica del brasiliano ha lasciato qualche perplessit­à. Piuttosto schietto è stato Xavi, tra i primi nella condanna a tutti gli attacchi razzisti. «Sapete già cosa penso del razzismo, ma ammetto di essere sorpreso che abbiano tolto il rosso a Vinicius. Che ci sia stata un’aggression­e è evidente. Non capisco cosa c’entri l’espulsione con il razzismo. Sono due questioni completame­nte separate».

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