Ma Gastaldello cerca il blitz Guida Bisoli
Il ricordo è quello dell’ultima vittoria ottenuta, un 2-1 sul Cosenza che aveva lo spessore di uno spareggio. Senza allontanarsi troppo da quella che sarebbe stata la realtà di fine stagione. Allora riecco l’avversario che il Brescia ha trafitto l’1 maggio, l'esultanza è attesa da allora. A margine di un percorso tortuoso che stava spedendo Daniele Gastaldello dritto in serie C. Non che sull’allenatore arrivato il 20 febbraio possano gravare così tante responsabilità, sia chiaro: il presidente Cellino ha cambiato idea più volte, in fatto di guida tecnica. Quindi è già qualcosa, il fatto di potersi giocare i playout col ritorno in casa. Ecco, per esempio, replicare gli stessi risultati ottenuti contro il Cosenza nella regular-season servirebbe a restare in B. Un aspetto che fa da contraltare ai 57 gol presi lungo tutto il torneo: quella bresciana è stata la peggior difesa di B.
Già, un pari all’andata in trasferta e un successo casalingo: la ricetta può essere quella vincente anche nella settimana in cui il Brescia si gioca la stagione. Il vantaggio per Gastaldello, tecnico del rilancio da queste parti, è limitato al fatto di giocare il ritorno in casa. Già stasera si punterà su Ayè, favorito rispetto a Bianchi come unica punta nel 4-3-2-1. Il dubbio sulla trequarti bresciana, dove Listkowski – al rientro – sembra avere più possibilità di Tavares. E’ stato Ayè, a segnare l’ultimo gol per il Brescia: una boccata d’ossigeno che permette di sperare. Stagione fi
Dimitri Bisoli, 29 anni
nita invece per Jallow, Galazzi e Papetti mentre Olzer torna tra i convocati. Insomma, il Brescia non può giocarsi questa doppia partita al completo, ma ha recuperato le credenziali per superare il Cosenza. Come un rendimento fatto di 12 punti nelle ultime 7 giornate. Tutto questo, per superare un calvario fatto anche di 7 ko di fila come biglietto da visita al 2023. Laddove, riepilogando, si sono alternati in panchina Clotet – poi richiamato per 2 giornate – Aglietti, Possanzini e Gastaldello.
Nessun pensiero è arrivato ieri da Gastaldello: diktat presidenziale, il silenzio aveva portato bene prima di un altro viaggio in Calabria – la vittoriosa trasferta con la Reggina – e prima del decisivo pari strappato a Palermo venerdì scorso. Senza quel punticino, ora il Brescia sarebbe retrocesso.