Corriere dello Sport

Dainese passa dall’onta al trionfo

Ultimo nella tappa di domenica per problemi intestinal­i seri, ieri ha vinto allo sprint a Caorle

- Di Giorgio Coluccia

Uno sprinter ha solo un modo per alleggerir­e le sofferenze della terza settimana in un grande giro: vincere l’unica volata che viene inserita sul percorso in mezzo all’abbuffata di grandi montagne.

Domenica scorsa Alberto Dainese a Bergamo era arrivato ultimo, a 43’21’’ dal vincitore e a un passo dal baratro del fuori tempo massimo. Aveva raccontato: «Ho vissuto un incubo, mi sarò fermato per strada almeno cinque volte per problemi intestinal­i. Non so nemmeno io come sono riuscito a portare la bici al traguardo».

Da un estremo all’altro, ieri è arrivato primo a Caorle, nel veneziano, che è quasi come vincere in casa visto che la sua Abano Terme, nel padovano, dista nemmeno cento chilometri in linea d’aria. Di colpo ogni malanno è svanito, sul suo Giro è tornato a splendere il sole. «Erano cinque giorni che mi portavo dietro un’influenza intestinal­e - ha spiegato il venticinqu­enne della DSM -. Ho sofferto tanto anche sul Bondone, ma ne è valsa la pena stringere i denti. Anche se non ero al meglio ho scelto di giocarmela, perché prima di Roma per noi velocisti non ci saranno più altre occasioni». Per l’Italia è il terzo successo in questa edizione, dopo quelli di Milan e Bais nella prima settimana.

Non lontano da dove Mario Cipollini (a Mira, nel 1989) ottenne la sua prima vittoria da profession­ista nelle volate, l’Italia al Giro piazza quattro azzurri nei primi cinque in un finale deciso al fotofinish. Tra Dainese, Milan, Bonifazio e Consonni l’unico intruso è l’australian­o Matthews (terzo), con la conferma che allo sprint gli azzurri tornare a recitare un ruolo da protagonis­ti in ottica futura, ripartendo dalle promettent­i vittorie di Dainese (classe 1998) e Milan (classe 2000). E senza dimenticar­e che dal 2018 al 2021 abbiamo monopolizz­ato gli Europei su strada con gli uomini veloci per quattro edizioni di fila.

Dopo il traguardo Dainese e Milan si sono abbracciat­i a lungo, il friulano ha consolidat­o ancora di più la sua maglia ciclamino per smaltire subito la delusione legata al quarto piazzament­o di questa edizione: dopo la vittoria di San Salvo è arrivato quattro volte secondo tra Salerno, Napoli, Tortona e Caorle.

Con tanta Italia nelle primissime posizioni non può che gongolare il c.t. della Nazionale, Daniele Bennati, a bordo strada all’arrivo: «Cogliere queste occasioni per il nostro movimento è fondamenta­le. Mi sono compliment­ato con Dainese e a Milan ho detto che negli ultimi due chilometri non deve restare così indietro. Riesce a fare delle rimonte clamorose, se sistema i dettagli può vincere tantissimo nei grandi giri e non solo».

Se al friulano è mancato il sostegno di Pasqualon nelle fasi decisive, Dainese è stato pilotato alla perfezione da Mayrhofer per chiudere sulla gasata di Matthews e contenere la veemente risalita del compagno di Nazionale. Il padovano non vinceva da oltre un anno, il suo ultimo centro risaliva al Giro 2022, a Reggio Emilia, e in questa edizione

La gioia di Alberto Dainese, 25 anni si era spesso sacrificat­o per la squadra senza riuscire a ritagliars­i i propri spazi in termini di gerarchie nelle precedenti volate. «Ringrazio i team manager che mi hanno dato fiducia nella tappa di casa - ha precisato il vincitore -. All’inizio ero troppo avanti, per cui mi sono defilato aspettando che partisse qualcuno, e onestament­e dopo il traguardo credevo di essere secondo. Milan mi stava addosso, mi stavo già mangiando le mani per la beffa».

Il pistard di Tolmezzo conta di rifarsi già a Roma, grandi montagne permettend­o: «Le volate sono così. Si tratta di millimetri, io sto ancora facendo esperienza». La quiete prima della tempesta in alta quota è filata via ai 44 all’ora di media. Da oggi sulle Dolomiti bellunesi ci si gioca la maglia rosa.

IN BREVE

MOTO

BAGNAIA IN PISTA AL MUGELLO CON LA PANIGALE STRADALE Tutto il team ufficiale Ducati in pista al Mugello con le Panigale versione stradale. Oltre a Enea Bastianini, in recupero dalla rottura della scapola, e al tester Michele Pirro, ieri è sceso in pista Pecco Bagnaia, a dieci giorni dalla piccola frattura dell’astragalo destro. Tutti e tre correranno il GP d’Italia il 10 e 11 giugno.

RUGBY

L’AZZURRO LAMARO GUIDA IL RESTO DEL MONDO Una soddisfazi­one tira l’altra. Michele “Mitch” Lamaro, capitano della Nazionale, è stato scelto quale skipper del World XV che domenica a Twickenham sfiderà i mitici Barbarians.Tra i titolari anche Seb Negri, in panchina Niccolò Cannone. Capitano dei Barbarians sarà il gallese Alun Wyn Jones, 170 caps (record del mondo), all’ultima partita della carriera.

VELA

OCEAN RACE, DEFINITO IL PROGRAMMA DI GENOVA (e.d.m.) Genova si prepara per il gran finale di The Race, il giro del mondo a vela con due regate “Pro-Am” il 28 e 29 giugno mentre il 1° luglio la “In Port Race”, la regata per le classi Imoca e VO65, determiner­à i vincitori di questa speciale classifica. La premiazion­e finale è fissata per le ore 17 del 1° luglio sul palco centrale dell’Ocean Live Park.

TENNIS

TROFEO BONFIGLIO A MILANO TRE ITALIANI AGLI OTTAVI (f.p./ass) Buone notizie dal Trofeo Bonfiglio. Tre azzurri sono agli ottavi. Vittoria Paganetti, 16enne barese, si è imposta sulla Anazagasty-Pursoo (Usa; 6-4 7-5). Bene anche Federica Urgesi, n.5 del tabellone, che ha battuto la Jandova (Cec, 6-3 6-4). In campo maschile, avanza il solo Gabriele Vulpitta, che ha regolato Exsted (Usa; 7-6 2-6 6-4). La sorpresa è stata l’eliminazio­ne di Sara Saito, testa di serie n.1, superata da Iva Ivanova (6-1 0-6 6-4).

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