Corriere dello Sport

Lettera firmata, Palermo

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Carissimi, se non avessimo goduto un Napoli eccezional­e e l’opportunit­à di accompagna­re alle finali di tre Coppe europee Inter, Roma e Fiorentina potremmo parlare di un campionato privato della regolarità dagli interventi della cosiddetta giustizia. E rispondo non a caso a uno juventino inorridito, a un reggino soddisfatt­o e a un palermitan­o piangente. Tutti tifosi di club coinvolti nelle punizioni comminate a pene di segugio da giustizier­i confusi o peggio. Un autorevole rappresent­ante delle istituzion­i mi ha spiegato che i dieci punti di penalizzaz­ione inflitti alla Juve erano stati calibrati per castigare (affliggere) al massimo la Signora facendole mancare per un pelo la Zona Champions, mentre il “suicidio” di Empoli - operato involontar­iamente da calciatori feriti e con dieci punti di sutura - ha tolto ai castigamat­ti la cinica soddisfazi­one. Dalla mente di Louis Malle uscì “Ascensore per il patibolo”. Come a Palermo, dove ho fatto notare più volte che il cosiddetto mister avrebbe dovuto, non solo, tener conto dei successi mancati per non sapere difendere i vantaggi - quindi correggers­i - ma anche studiare una strategia ad hoc, tirando fuori i corbelli e parandosi… le spalle dall’ondivagant­e Reggina penalizzat­a più o meno a giorni alterni. All’89 il Palermo era ottavo e nei playoff, al 90’ gol amaranto di Canotto e il Palermo affonda. Tutto ciò risulta irregolare per la confusione regnante nelle istituzion­i.

Rispondend­o a Laudati, preciso che la mia non è una tardiva levata d’ingegno. Ho sempre sostenuto la necessità di infliggere pene a seconda del reato commesso: il Calcioscom­messe ha visto la partecipaz­ione di calciatori all’imbroglio e ha punito le loro squadre; ma ho difeso il Catania di Massimino, la Fiorentina di Cecchi Gori, il Bologna di Gazzoni retrocesso per irpef non pagata, il Napoli di Corbelli silurato “politicame­nte”, il Palermo di Zamparini (come sopra), non il Chievo che m’è parso felice di chiudere la pratica. E oggi mi dico - scontento - che la politica è tornata a giocare l’ex campionato più bello del mondo.

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