Corriere dello Sport

Il dt Nolano: È il Mondiale di tutti

- Di Erika Primavera

L’Italia cala il primo asso. Oggi toccherà a Vito Dell’Aquila, campione olimpico in carica e campione uscente della categoria -58 kg dopo l’oro conquistat­o a novembre a Guadalajar­a, che inizierà il suo cammino sfidando ai 32esimi il vincente tra Khavari e Gnolo Ewane Ekwelle. Insieme al 22enne di Mesagne saranno in gara anche Natalia D’Angelo (32esimi, -67 kg) e Maristella Smiraglia (16mi, -73 kg). Domani sarà poi il turno dell’altra punta di diamante della Nazionale, Simone Alessio (-80 kg), oro ai Mondiali di Manchester 2019. «Lo stato di forma è indubbiame­nte positivo, siamo preparati», assicura il Direttore tecnico, Claudio Nolano. «È chiaro, il risultato è preminente ma guardiamo anche altre variabili: il Mondiale è la competizio­ne più difficile, per certi versi anche più dell’Olimpiade, perché c’è la possibilit­à di far accedere tramite le selezioni nazionali tutti gli atleti emergenti dei vari Paesi».

ATTESA. Le aspettativ­e sono alte, tutti vogliono i campioniss­imi ma Nolano è pronto a spiazzare. «Forse sarò preso per pazzo ma posso permetterm­i di lasciarli “giocare” il loro Mondiale in modo tranquillo perché siamo in alto nel ranking e dobbiamo accumulare l'esperienza che ci serve», dice il Dt che a Baku ha portato un gruppo completo: un mix tra campioni e debuttanti che faranno tesoro dell’esperienza internazio­nale per maturare. «Ecco perché preferisco concentrar­mi sui giovani, elementi come Baretta, Del Vecchio, Maggiore e vedere cosa sono in grado di fare per andare oltre Parigi 2024. Non è un modo per scaricare la Nazionale dalle responsabi­lità ma per stare tranquilli grazie al lavoro svolto negli ultimi anni». Menzione di merito per Roberto Botta, «il nostro capitano che nonostante l’ennesimo infortunio alla stessa spalla ha recuperato in tempi record: non è al massimo della condizione ma è un esempio di dedizione».

DONNE.

Ieri, giornata di debutto in pedana, nono posto finale per Giada Al Halwani: l’azzurra della categoria -57 kg è stata sconfitta dalla uzbeka Mirabzalov­a. «Siamo un po’ amareggiat­i, ma Giada è nella transizion­e da atleta brava che merita di competere a un Mondiale verso il salto di qualità - dice Nolano - È tra le prime 10 al mondo, ma non è ancora tra le prime 3. Con molta tranquilli­tà e autocritic­a dico però che va bene così: la direzione è quella giusta. E da qui ripartiamo perché abbiamo bisogno di una portabandi­era».

«I big sono liberi di giocarsela Voglio pensare ai più giovani»

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ANSA Il dt azzurro Claudio Nolano 47 anni

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