Corriere dello Sport

GIORGIO ALBERTAZZI SI È DEFINITO UN “PERDENTE DI SUCCESSO” MAX HA VINTO TANTO MA È DURA AMMINISTRA­RE LA JUVE E LO FA LUI Allegri un vincente d’insuccesso

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Caro Cucci, in questi due anni il nostro (si fa per dire) allenatore ha perso tutto quello che poteva perdere e mai un “mea culpa” nelle sue dichiarazi­oni. Incredibil­e! Mi fa venire in mente il titolo di un libro che è anche l’autobiogra­fia di un grande attore, Giorgio Albertazzi: “Un Perdente di Successo“. Saluti da sotto la Mole.

Paolo Ceratto gmail.com

Citazione sbagliata, caro amico, almeno dal suo punto di vista. Albertazzi è stato un vincitore straordina­rio, a mio avviso il miglior attore di teatro del dopoguerra. Tanto bravo che si fece accettare anche con il suo passato turbolento senza chiedere scusa a nessuno. Dario Fo lo definì “anarchico” per scusarlo - e scusarsi - di essere stato fascista. Da ragazzo voglioso di battersi. Mi fai tornare in mente quando una sera, a Bologna, cenavo da “Rodrigo” con Vittorio Pozzo e arrivò Albertazzi con il suo bellissimo pastore tedesco. Vide l’Alpino e mi fece segno di essergli presentato. «Commendato­re, questo mio amico vorrebbe salutarla e presentars­i…». «Sono Giorgio Albertazzi…». Tesero la mano insieme e il Vecchio chiese: «Cosa fa nella vita? Che bel cane che ha…». Io rimasi.. di stucco. Giorgio sorrise comunque e si allontanò verso un tavolo camminando all’indietro, ossequioso come un mandarino cinese. Io, imbarazzat­o, dissi a Pozzo solo poche parole: «Ha anche giocato nella Fiorentina...».

P.S. Allegri allenatore ha vinto 6 scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 4 Coppe Italia. Adesso, purtroppo, è il facente funzioni amministra­tore delegato della Juve. Visti i tempi, un vincente d’insuccesso.

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