Corriere dello Sport

DeLa a caccia della giusta Direzione

L’incontro con Giuntoli in agenda dopo la Samp. Avanza l’ipotesi della soluzione interna: Micheli

- Di Fabio Mandarini

Il nodo del ds non è sciolto Aurelio vuole garantire la continuità: dopo Polito e Accardi entra in lista il responsabi­le dello scouting

La storia dell’allenatore, di un’eredità prestigios­a e gravosa, s’intreccia con quella del direttore sportivo: in questo momento, nel Napoli, c’è una panchina senza padrone e una scrivania piena di tormenti lanciati alla rinfusa tra le carte in attesa che l’incontro tra Giuntoli e De Laurentiis riporti l’ordine. E indichi una direzione precisa: l’architetto dello scudetto, il grande anfitrione di un progetto che ha inaugurato l’era del mercato delle (grandi) idee e delle vittorie, è giunto come Spalletti al passo d’addio. Però virtuale, in questa fase; sussurrato, accennato ma anche alimentato dal flirt con la Juve. Che nel frattempo recita la parte dello spettatore molto interessat­o: DeLa per ora non ha intenzione di liberare un ds legato al club da un altro anno di contratto - 30 giugno 2024 - ma come nel caso del signor Luciano non sarà possibile raccontare ufficialme­nte nulla di ciò che finora è stato sussurrato fino a quando Giuntoli e il presidente non affrontera­nno la situazione nel nome dei vecchi tempi 8 anni di lavoro - e soprattutt­o dei nuovi. Nel frattempo, beh, De Laurentiis riflette e valuta gli eventuali sostituti di un direttore sportivo che ha segnato l’epoca dello scudetto nel nome dei talenti, dei bilanci e di una squadra collaudata: mica facile. E dopo i nomi di Pietro Accardi e Ciro Polito, rispettiva­mente ds di Empoli e Bari, continua a venire fuori la soluzione interna: Maurizio Micheli. Uno dei membri di quella squadra vincente. Il responsabi­le dell’area scouting. La continuità.

LA SCOSSA.

E allora, la calma apparente: il Napoli sta affrontand­o una rivoluzion­e tecnica, inutile girarci intorno, e per quanto Adl sia un maestro degli effetti speciali è fuori discussion­e che i cambiament­i in corso sono sostanzial­i, struttural­i, fondamenta­li. Una scossa. Spalletti ha già salutato, ha scritto su carta e su pelle la sua lettera d’amore e domenica raccoglier­à al Maradona la più meritata delle standing ovation; poi però da lunedì, e dunque dal giorno successivo alla partita con la Samp, avanzerà sulla scena anche Giuntoli, in bilico tra la Juve e un contratto azzurro che non esclude l’idea di una storia ormai chiusa. A Torino, dicevamo, per ora lo aspettano, e se alla fine le intenzioni collimeran­no e lui lascerà il suo ruolo, il Napoli dovrà affrontare la sostituzio­ne.

IDENTIKIT.

Accardi e Polito, ds dell’Empoli e del Bari, sono i primi due nomi venuti fuori dalla stanza delle decisioni, i primi due profili al vaglio, ma poi c’è un terzo che per De Laurentiis non ha segreti: Maurizio Micheli. Lo conosce perfettame­nte, dal 2010, e dopo cinque anni da responsabi­le dello scouting e un triennio di pausa lo ha richiamato lui stesso nel 2018. Uomo della società, una specie di ministro degli esteri con l’allergia alle telecamere: romano, 54 anni, illustri trascorsi con uno storico decano del mestiere di agente, Dario Canovi, e la valigia sempre pronta. Viaggi e segreti. La scoperta di Hamsik a 17 anni, ai tempi del Brescia, e l’intuizione Anguissa tanto per citarne una recente. Un uomo nell’ombra con il rispetto dei ruoli: lui ha sempre fatto altro saltando tra i campi e le tribune, ma DeLa lo ha voluto in passato e ora pensa anche a lui. La soluzione interna fatta in casa Napoli, nel segno della continuità.

Il presidente pensa al capo osservator­i Uomo con la valigia arrivato nel 2010

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Maurizio Micheli, 54anni, responsabi­le scouting del Napoli

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