La ginnastica da Abodi «È caduta e s’è rialzata»
Malagò: «Risultati mai ottenuti» Maccarani critica: «Freno a mano tirato in tutte le nostre palestre»
Celebrare le 23 medaglie, ma anche i sacrifici. I successi, come pure le sconfitte. Soprattutto, «l'impegno» degli atleti e delle loro famiglie, dei tecnici e della Federazione. C'erano tutti ieri, ospiti del ministro per lo Sport e i Giovani, riuniti dopo i risultati ottenuti alle ultime competizioni continentali e iridate: un gruppo guidato da Sofia Raffaeli, dalle Farfalle, da Alice D'Amato, fino alla squadra maschile oro agli Europei con Lodadio, Levantesi, Abbadini, Casali e Macchiati. «Sono arrivati risultati mai ottenuti prima», l'orgoglio del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ma, come in ogni medaglia, le facce sono due e la «festa» istituzionale si è trasformata nell'occasione per ripercorrere gli ultimi dolorosi, delicati mesi della ginnastica azzurra stravolta da accuse, presunti abusi, procedimenti giudiziari.
VALORI.
«Quando si cade bisogna rialzarsi e fare in modo di non ripetere l'errore - ha detto Abodi, che ha premiato gli atleti con una copia della Costituzione - Questa Federazione ha avuto il merito di mettersi in discussione e non era scontato, si è posta il problema di come migliorarsi all'interno prima ancora che nelle competizioni. Complimenti a Tecchi per aver ascoltato critiche, rilievi e denunce».
BILANCIO.
Un assist raccolto dal presidente della FGI, che prima ha sottolineato la «crescita significativa di società e iscritti», poi la capacità della Federazione di «guardarsi dentro, studiare la situazione per risistemare tutto». Il riferimento è agli accordi con il Moige e l'istituto Auxologico di Milano, ma soprattutto al Safeguarding Office. A proposito, l'organismo diffonderà presto i primi risultati delle sue attività di prevenzione, assistenza e tutela degli atleti, come ha anticipato il presidente Pierluigi Matera: «Il piano è pronto ed è all'avanguardia. A cominciare dalle 'pillole' social realizzate dagli atleti per gli atleti con consigli e valori da trasmettere».
FRENO.
Eppure dalle parole dell'allenatrice della Nazionale di ritmica, Emanuela Maccarani - lei stessa coinvolta in un procedimento davanti alla Procura federale - emerge l'amarezza. «La situazione ha generato un grande appiattimento, è stato tirato un freno a mano in tutte le palestre», ha detto sottolineando poi che le denunce «hanno portato a un momento di riflessione importante. Ma la crescita di cui parla Tecchi dimostra che nelle palestre le persone ci vengono volentieri».