Kvara al 2028 appuntamento per dirsi sì
Mossa del Napoli per blindare il fenomeno georgiano: stipendio che passerà da 1,4 a 2,5 milioni e scadenza posticipata di un anno
Per non perdere tempo, ci vuole uno scatto secco: robe da Kvara, verrebbe da dire. L’allungo, la finta, la torsione, la convergenza, l’inversione e poi, zac verso l’infinito. E visto che è tutto apparentemente fermo, non c’è ancora una fumata bianca per l’allenatore, non ci sono “convocazioni” per il direttore sportivo, dovendosi portare un po’ di lavoro avanti, Aurelio De Laurentiis ha provveduto a dare una scossa, ha invitato i manager di Kvaratskhelia ed ha cominciato a chiacchierare di cose serie, anche se «volgari». Il calcio va così: puoi avere un contratto firmato appena un anno fa (ad un milione e quattrocentomila euro) con scadenza nel 2027, ma se vuoi startene tranquillo, convinto che non ci siano azioni di disturbo intorno ad un fenomeno paranormale che ha stupito l’Europa intera, vale sempre la pena adeguare quell’accordo, prolungarlo e dunque tenerlo in vita per un quinquennio (quindi 2028) e poi aggiungere qualcosina, siano euro preferibilmente (per arrivare a 2,5 milioni). Il resto, semmai, sono bonus, quelli non mancano mai: Adl cerca di fronteggiare situazioni del genere, inserisci premio ad obiettivo la Champions, lo scudetto, i gol direttamente nel carteggio. E comunque, Kvicha Kvaratskhelia sta per andarsi ad accomodare nella salotto buono di Castel Volturno, dove è arrivato nei giorni scorsi Mamuka Jugeli, il suo manager, che ha riallacciato i contatti ed è ripartito dalle cose che si erano detti due mesi fa, più o meno ad aprile, quando si posero le basi per sancire un altro patto di ferro.
Già ufficializzati quelli di Anguissa, Lobotka, Rrahmani e Juan Jesus
INCEDIBILE. Kvaratskhelia non si tocca, è il futuro del Napoli con quei suoi ventidue anni che spruzzano energia da ogni dribbling, una faccia da tenero scugnizzo e le veroniche che inducono alla fantasia: De Laurentiis l’ha tirato fuori da qualsiasi divagazione del mercato e l’appuntamento con il suo procuratore è un messaggio chiaro di stima al suo entourage. Il mese decisivo è arrivato, le vacanze sono ormai state prenotate, e i cattivi pensieri altrui - dell’universo calcio rimasto stregato dal georgiano - vanno tacitati con una mossa ad effetto: il contratto di Kvara è pronto, in casi del genere si limano i dettagli, poi ci sarà modo e tempo per il tweet che ne annuncia il prolungamento.
LA SFILZA. Il progetto è nei fatti e il Napoli ha provveduto a dargli un senso con una raffica di rinnovi che stanno lì, già in cassaforte: Anguissa ha provveduto a rinfrescare il suo contratto fino al 2025 (e opzione per ulteriore prolungamento fino al 2027); Lobotka ha messo la firma per chiudere la propria carriera in maglia azzurra, con la nuova scadenza 2027 ed eventuale possibile ritocco fino al 2028; Juan Jesus e Rrahmani sono stati gli annunci più recenti, uno ha appena detto di sì ad un biennale (ed opzione pure per lui, strappata dalla società, sino al 2027) e Rrahmani ha ancora quattro anni di stadio Maradona dinnanzi a sé, con la postilla che consente ad Adl eventualmente di tenere il difensore fino al 2028. Kvaratskhelia sta in scia, rientra in quella politica societaria che guarda lontano.