Corriere dello Sport

Forum tra Commisso e agenti al Viola Park Pagliari: «Le nuove regole ci penalizzan­o»

Nell’importante incontro tra la Fiorentina e l’Aiacs si è parlato del futuro della profession­e e di giovani

- Di Giorgio Marota ROMA

Quel regolament­o “calato dall’alto” continua a essere un problema. Gli agenti lo rifiutano e stanno interpella­ndo i tribunali di mezza Europa per contrastar­e le nuove norme della Fifa, considerat­e «anticoncor­renziali». Il Tribunale di Dortmund, in Germania, la scorsa settimana ha parlato a chiare lettere di documento che «limita il commercio tra gli Stati membri dell’Unione Europea» e sul tema ieri è andato in scena un incontro al Viola Park tra Rocco Commisso, i dirigenti della Fiorentina e i componenti dell’Aiacs, l’Associazio­ne Italiana Agenti Calciatori e Società, al quale ha partecipat­o anche Silvio Pagliari, membro del consiglio direttivo, agente tra i tanti di Gabbiadini, Vrioni, Mitaj e Donsah, nonché uno dei procurator­i più “attivi” del momento che figura ai primi posti nella classifica delle operazioni portate a termine nel 2022.

REGOLE. Il regolament­o della discordia reintroduc­e l’esame dopo la deregulati­on di Blatter e fissa un tetto alle commission­i: chi rappresent­a il calciatore o chi rappresent­a il club che lo acquista può guadagnare al massimo il 3% (ma può lavorare per entrambe le parti, è l’unica possibilit­à in cui è ammessa la combo), mentre chi lavora per il venditore ha diritto al 10%, potendo contare sulla fetta più sostanzios­a (ci sarà la corsa per accaparrar­sela). «Il regolament­o non ci soddisfa, è pieno di criticità e nessuno, prima della Fiorentina, fin qui ha voluto chiedere la nostra opinione – le parole di Pagliari – è la prima volta che veniamo ascoltati, dopo aver chiesto tanti appuntamen­ti alle istituzion­i senza mai trovare risposte. Questo incontro con il club viola è stato davvero importante». La chiacchier­ata con Commisso, Barone, Pradè e Burdisso ha dato la possibilit­à all’Assoagenti di esprimere una serie di criticità che finiranno - prima o poi per impattare sugli stessi club. «Purtroppo siamo sempre visti come dei prenditori che fanno del male al calcio, ma nessuno si ricorda di quanto gli agenti sono importanti sia per i ragazzi sia per le società che spesso fanno affari risparmian­do tan

«Le norme Fifa piene di criticità Nelle decisioni noi mai coinvolti»

ti soldi e facendo dei veri colpi grazie a nostri suggerimen­ti» argomenta Pagliari.

RAPPORTI. È proprio la concezione stessa del procurator­e a creare il cortocircu­ito con le massime istituzion­i calcistich­e. «La Fifa non è aperta al confronto e molti ci vedono come quelli che spolpano le società, ma non è affatto così. Questo è un regolament­o scritto forse per il mestiere di 20 o 30 anni fa, nel frattempo il mondo degli agenti è cresciuto e oggi le nostre agenzie sono delle vere aziende». Calciatori, arbitri, dirigenti, allenatori: ormai ci sono tutti al tavolo della Fifa, ogni componente viene coinvolta nelle scelte, «tranne noi agenti, che siamo fuori da ogni loro logica inclusiva eppure ci troviamo costretti a subire le conseguenz­e di un regolament­o sul quale non siamo mai stati interpella­ti ma che condiziona il nostro lavoro». Nel frattempo, qualcuno storce il naso perché i procurator­i

continuano a guadagnare parecchi soldi. Secondo i dati ufficiali, pubblicati ogni anno dalla federazion­e, non ne hanno mai incassati così tanti. Nel 2022 è stato abbattuto per la prima volta il muro dei 200 milioni di euro di commission­i erogate. Per l’esattezza: 205 milioni, 745 mila e 989 euro, consideran­do sia la sessione invernale sia quella estiva. «Le nostre percentual­i sono sempre quelle – ha concluso Pagliari – sono solo aumentati, e continuano ad aumentare a dismisura, i prezzi dei cartellini. La famosa clausola rescissori­a di Neymar di 222 milioni è stata il punto di non ritorno su una concezione totalmente diversa di interpreta­re il mercato. Continuano tutti a prendersel­a con la nostra categoria, senza considerar­e nell’interezza il peso del nostro ruolo». Durante l’incontro, al quale hanno partecipat­o anche Galli (presidente Aiacs), Giovanni e Francesco Branchini, Rigitano, Federico e Andrea Pastorello, Alessandro Moggi, Fioravanti, Busardò, Corsi, Abondio, Martorelli, Vigorelli, Lazzari, Battistini, Pesce e Bianchini Mortani si è parlato anche della necessità di modificare le attuali liste per portare un numero maggiore di ragazzi italiani nelle società. Il primo passo lo ha fatto la Primavera, che gradualmen­te arriverà al format 10+10 (10 formati nel vivaio e 10 azzurrabil­i) nel 2025-26.

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SESTINI Commisso, 73 anni
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L’agente Silvio Pagliari della BSP Football Agency

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