Forum tra Commisso e agenti al Viola Park Pagliari: «Le nuove regole ci penalizzano»
Nell’importante incontro tra la Fiorentina e l’Aiacs si è parlato del futuro della professione e di giovani
Quel regolamento “calato dall’alto” continua a essere un problema. Gli agenti lo rifiutano e stanno interpellando i tribunali di mezza Europa per contrastare le nuove norme della Fifa, considerate «anticoncorrenziali». Il Tribunale di Dortmund, in Germania, la scorsa settimana ha parlato a chiare lettere di documento che «limita il commercio tra gli Stati membri dell’Unione Europea» e sul tema ieri è andato in scena un incontro al Viola Park tra Rocco Commisso, i dirigenti della Fiorentina e i componenti dell’Aiacs, l’Associazione Italiana Agenti Calciatori e Società, al quale ha partecipato anche Silvio Pagliari, membro del consiglio direttivo, agente tra i tanti di Gabbiadini, Vrioni, Mitaj e Donsah, nonché uno dei procuratori più “attivi” del momento che figura ai primi posti nella classifica delle operazioni portate a termine nel 2022.
REGOLE. Il regolamento della discordia reintroduce l’esame dopo la deregulation di Blatter e fissa un tetto alle commissioni: chi rappresenta il calciatore o chi rappresenta il club che lo acquista può guadagnare al massimo il 3% (ma può lavorare per entrambe le parti, è l’unica possibilità in cui è ammessa la combo), mentre chi lavora per il venditore ha diritto al 10%, potendo contare sulla fetta più sostanziosa (ci sarà la corsa per accaparrarsela). «Il regolamento non ci soddisfa, è pieno di criticità e nessuno, prima della Fiorentina, fin qui ha voluto chiedere la nostra opinione – le parole di Pagliari – è la prima volta che veniamo ascoltati, dopo aver chiesto tanti appuntamenti alle istituzioni senza mai trovare risposte. Questo incontro con il club viola è stato davvero importante». La chiacchierata con Commisso, Barone, Pradè e Burdisso ha dato la possibilità all’Assoagenti di esprimere una serie di criticità che finiranno - prima o poi per impattare sugli stessi club. «Purtroppo siamo sempre visti come dei prenditori che fanno del male al calcio, ma nessuno si ricorda di quanto gli agenti sono importanti sia per i ragazzi sia per le società che spesso fanno affari risparmiando tan
«Le norme Fifa piene di criticità Nelle decisioni noi mai coinvolti»
ti soldi e facendo dei veri colpi grazie a nostri suggerimenti» argomenta Pagliari.
RAPPORTI. È proprio la concezione stessa del procuratore a creare il cortocircuito con le massime istituzioni calcistiche. «La Fifa non è aperta al confronto e molti ci vedono come quelli che spolpano le società, ma non è affatto così. Questo è un regolamento scritto forse per il mestiere di 20 o 30 anni fa, nel frattempo il mondo degli agenti è cresciuto e oggi le nostre agenzie sono delle vere aziende». Calciatori, arbitri, dirigenti, allenatori: ormai ci sono tutti al tavolo della Fifa, ogni componente viene coinvolta nelle scelte, «tranne noi agenti, che siamo fuori da ogni loro logica inclusiva eppure ci troviamo costretti a subire le conseguenze di un regolamento sul quale non siamo mai stati interpellati ma che condiziona il nostro lavoro». Nel frattempo, qualcuno storce il naso perché i procuratori
continuano a guadagnare parecchi soldi. Secondo i dati ufficiali, pubblicati ogni anno dalla federazione, non ne hanno mai incassati così tanti. Nel 2022 è stato abbattuto per la prima volta il muro dei 200 milioni di euro di commissioni erogate. Per l’esattezza: 205 milioni, 745 mila e 989 euro, considerando sia la sessione invernale sia quella estiva. «Le nostre percentuali sono sempre quelle – ha concluso Pagliari – sono solo aumentati, e continuano ad aumentare a dismisura, i prezzi dei cartellini. La famosa clausola rescissoria di Neymar di 222 milioni è stata il punto di non ritorno su una concezione totalmente diversa di interpretare il mercato. Continuano tutti a prendersela con la nostra categoria, senza considerare nell’interezza il peso del nostro ruolo». Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche Galli (presidente Aiacs), Giovanni e Francesco Branchini, Rigitano, Federico e Andrea Pastorello, Alessandro Moggi, Fioravanti, Busardò, Corsi, Abondio, Martorelli, Vigorelli, Lazzari, Battistini, Pesce e Bianchini Mortani si è parlato anche della necessità di modificare le attuali liste per portare un numero maggiore di ragazzi italiani nelle società. Il primo passo lo ha fatto la Primavera, che gradualmente arriverà al format 10+10 (10 formati nel vivaio e 10 azzurrabili) nel 2025-26.