Corriere dello Sport

Sainz: Un primo passo per risolvere i problemi

«L’aggiorname­nto della Ferrari renderà l’auto più guidabile e costante. Una nuova direzione»

- Di Stefano Ferrari

Le affinità elettive fra l'asturiano Fernando Alonso ed il madrileno Carlos Sainz sono tante. Cavalli di pura razza spagnola, la differenza di età ha consentito ad Alonso di vivere il crepuscolo dorato del papà di Carlos, eroe nazionale ma sulle rupte sporche, e di tenere a battesimo il giovane Carlos Junior quando ancora la Ferrari era un puntino rosso da inseguire.

Un rapporto quasi fra fratello, maggiore e minore, sceneggiat­o perché il due volte campione del mondo potesse aprire i varchi necessari per la carriera del giovane (cavallino) rampante, destinato a grandi palcosceni­ci specie da quando, all'età giusta, è arrivato a Maranello. Poi i motori, lo sport, la storia, le corse spesso parlano lingue diverse da quelle che sarebbero già state scritte. E così, sul campo neutro catalano incastonat­o nella loro terra natale, Fernando e Carlos si sono visti scambiare i ruoli: al ferrarista oggi tocca inseguire l'incredibil­e talento del meno giovane del circus, sul podio a Montecarlo, sempre fra i primi quattro da quando è cominciato il Mondiale. E che a Barcellona da oggi guida una vettura modificata e migliorata per avvicinars­i agli Imbattibil­i, la Red Bull, che le ha vinte tutte. L'allievo destinato a stargli già davanti se non altro per anagrafe e blasone del team arranca, ottavo a Montecarlo e altalenant­e nell'umore come nei risultati, complice una vettura che ancora è lontana dai sogni dello scorso inverno.

BATTERIE. «Il periodo in cui sono stato fuori dalla F1 mi ha aiutato a ricaricare le batterie - ha detto Alonso, 42 anni a luglio -. Quei due anni in altre discipline come la 24 Ore di Le Mans, la 500 Miglia o la Dakar mi hanno arricchito

profession­almente e personalme­nte. Ora sono tornato più fresco e posso divertirmi ancora. Sono contento di correre in Spagna, ma devo anche dire che è difficile vincere qui. La Red Bull ha dominato fino a questo momento e non dovrebbe cambiare a Barcellona, resta la favorita. Ma il fatto che si corra a Barcellona è speciale, hai sempre una marcia in più quando corri in casa, e anche il meteo sembra un po’ variabile per tutto il weekend, quindi vediamo se riusciamo a sfruttare l’opportunit­à. A Montecarlo dopo tanti terzi posti, alla

fine siamo saliti su un gradino del podio più alto, manca solo l’ultimo. Perché no, potremmo farlo qui, in Spagna» sorride El Nano de Oviedo.

SAINZ. Stessi pensieri ma con qualche nuvola in cielo in più per Carlos Sainz. «Questo è un circuito che in passato mi ha trattato bene. Qui ho visto la Ferrari la prima volta, e ora correre qui con la Rossa è speciale. Correre in casa mi dà più energia, i fan cercano di spingerti verso il podio e di fatto qui è uno dei circuiti dove ho fatto più punti». La sua Ferrari potrebbe cambiare, e un po' cambierà: «Dall’aggiorname­nto ci sarà un cammino più nuovo per rendere la macchina più guidabile e costante. È il primo passo verso una nuova direzione e per risolvere i problemi che abbiamo avuto».

Fernando sicuro: «Lontano dalla F1 ho potuto ricaricare le batterie»

 ?? GETTY ?? Carlos Sainz, 28 anni, tra i tifosi a Barcellona
GETTY Carlos Sainz, 28 anni, tra i tifosi a Barcellona

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy