Cocciaretto virtuale n. 1 azzurra
Dopo la prima vittoria contro una top10, vittima Petra Kvitova al 1° turno, Elisabetta Cocciaretto si è qualificata ieri per il suo primo 3° turno in un Grand Slam battendo in due set la svizzera Waltert. Per quanto abbordabile fosse la sua avversaria, distante un’ottantina di posizioni dal ranking dell'azzurra, il suo è un traguardo «abbastanza inaspettato - dice Elisabetta - perché questa era una partita più difficile dal punto di vista mentale e rappresentava uno step importante». Che sia stata la tensione a giocare un ruolo decisivo nella sfida lo si era capito fin dai primi games, costellati di errori e palle break concesse da entrambe le parti. Sensazione poi confermata dall’italiana: «Forse ero troppo tesa, è la prima volta che mi sentivo così, però sono riuscita a gestirla, ho cercato di mantenere la calma, pensare a come dovevo lottare su ogni punto».
Scrollata di dosso l’emozione e anche il tape che le fasciava il ginocchio sinistro («Finivo col pensarci troppo e mentalmente era come se mi facesse più male, e così l'ho tolto») Cocciaretto si è ricongiunta col suo gioco senza rischiare più del dovuto, aiutata da una Waltert oltremodo fallosa (32 gratuiti). La fiducia acquisita era tale per l’azzurra che neanche due break consecutivi concessi all’austriaca in chiusura di secondo set sono bastati per ribaltarne l’inerzia, rinviando di un solo game l’epilogo di un match che, non era scontato, solo in campo ha saputo confermare il pronostico della vigilia. E che ora fa di Cocciaretto la virtuale n.1 del tennis femminile azzurro. Complice l’eliminazione di Martina Trevisan, finalista l’anno scorso a Parigi, la ventiduenne è salita in 39° posizione, suo best ranking. «Un bel prestigio - ha aggiunto - ma noi gareggiamo contro il mondo e non ho mai fatto la gara con le altre».
Ad attenderla c’è ora l’americana Bernarda Pera, in vantaggio 2-1 negli scontri diretti. L’ultimo precedente però, giocato a Hobart lo scorso gennaio, fu appannaggio dell’azzurra. Indizio o coincidenza che sia, questo Roland Garros ha insegnato a Cocciaretto che i pronostici sono scritti sull’acqua. Fissarli sulla terra rossa di Parigi dipenderà solo da lei.
Si ferma invece la corsa di Jasmine Paolini, battuta in due set dalla serba Olga Danilovic, figlia dell’ex cestista Sasha. Dopo aver perso il primo parziale, l’azzurra sul 5-1 si era portata alla battuta per chiudere il 2°set. Perso il servizio, Paolini ha poi perso sei game consecutivi e l’occasione di rientrare in partita e la chance di approdare al suo primo terzo turno nello Slam parigino.
Paolini s’arrende sconfitta da Olga Danilovic, figlia dell’ex cestista