Corriere dello Sport

Cinciarini ora suona la carica «I «noI nstorsitri­ifotisfiom­siemrietar­intoanlaoA­la»A»

Stasera Forlì apre la serie di semifinale contro Udine e si affida al miglior sesto uomo della Serie A2

- Di Fabrizio Fabbri

C’è un arzillo quarantenn­e che non smette di fare ciò che gli riesce meglio: canestro. È Daniele Cinciarini, capitano dell’Unieuro Forlì che, dopo aver eliminato con un secco 3-0 Chiusi nei quarti, oggi aprirà in casa alle 20.30 la serie di semifinale contro Udine. «In realtà li compio tra pochi giorni (è nato il 13 giugno del 1983 ndr) ma dentro mi sento giovanissi­mo. Io a Forlì ci ho giocato quando avevo 19 anni e mi ci ritrovo ora. Ogni tanto penso a questa cosa e a tutto quello che è successo in mezzo. Giocare a basket non mi pesa per niente e finché sarà così mi troverete in campo». Magari con il passar del tempo i minuti sul parquet sono meno. «Ora prediligo la qualità alla quantità» commenta con un sorriso. Ma Cinciarini dice la verità se si pensa che lui, miglior sesto uomo della A2, capitalizz­a quasi ogni pallone che gli passa per le mani. 16.4 in 18,8 minuti di utilizzo nella fase ad orologio ed ora nei playoff 16 punti in 19,3 minuti.

Forse per questo in tanti dicono che sia un po’ la coperta di Linus di coach Antimo Martino. «Io co

MISTER SESTO UOMO.

nosco a fondo lui e viceversa. Se questa estate ho scelto Forlì. che ripartiva con un progetto nuovo rifondando praticamen­te l’intera squadra, è stato anche per la sua presenza. Mi ha chiesto di portare in dote esperienza, leadership e ovviamente anche punti. Ho risposto presente senza indugi». Così oggi Forlì sogna la serie A. «Siamo

partiti in estate con l’obiettivo di fare il meglio possibile, sapendo che ci sono squadre, penso a Cantù, Cremona e Treviglio, costruite per vincere. Passo dopo passo abbiamo acquisito fiducia in noi stessi mettendo su un gruppo eccezional­e dove non c’è una stella assoluta ma la forza è la squadra». Quella forza cementata anche dall’essere coinvolti in prima persona nella tragedia che ha colpito la Romagna con l’alluvione dei giorni scorsi. «Siamo figli, anche se adottivi, di una città ferita. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo il dramma di questa gente. E ne conosciamo il grande spirito. Sono piegati ma non battuti. Noi abbiamo affrontato la serie con Chiusi con lo stesso carattere che loro mettono per rialzarsi in piedi». E Cinciarini e compagni vorrebbero regalare un sogno ad una tifoseria appassiona­ta. «Loro, ed il nostro impianto, sono già da serie A. Noi vorremmo diventarlo passo dopo passo. Con Udine sarà durissima. Hanno una rosa profonda, si permettono anche di fare turn over, con giocatori di valore. Mi aspetto una serie molto fisica, dove ogni dettaglio, anche il più piccolo, potrà fare la differenza». E tra i tifosi Daniele ne avrà sempre una molto speciale. «Mia figlia Charlotte che vuole sempre essere in tribuna a tifare per me: “Papà voglio vederti in campo in mezzo alla gente per fare canestro”. Ed io eseguo. Per lei e per Forlì».

 ?? ??
 ?? LNP foto/PaLL. 2.015 forLì/Nazzaro ?? 16 punti di media playoff per Cinciarini
LNP foto/PaLL. 2.015 forLì/Nazzaro 16 punti di media playoff per Cinciarini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy