Col Girona sarà un film senza regia. Ma il Chucky c’è
INVIATO A CASTEL DI SANGRO - Meno diciotto, si può fare: perché tra terapie e personalizzati, è possibile evitare di fasciarsi la testa. È il ritiro, brava gente: ci sono gli affaticamenti, gli accidenti che capitano, le gestioni dell’acido lattico, la prudenza che non è mai troppa; e poi c’è la palestra, che è una via di mezzo, un po’ inquieta ma fondamentalmente non preoccupa: non Lobotka, per dirne uno, che si è accomodato a fare il personalizzato, si è accompagnato a Gaetano, poverino lui con qualche scocciatura in più dopo l’intervento di fine campionato al piede sinistro, e comunque entrambi fiduciosi. L’ottimismo della volontà, si diceva una volta: e ce n’è per Lobo, che ha i suoi tempi, non val la pena di rischiare, di correre, di sfidare il destino. Frosinone-Napoli è in calendario per il 19 agosto, si può fare, ovvio che sì.
CIAK. Certo, poi la sorte sa entrare in gamba tesa, e Garcia qualcosa deve inventarsi in queste sedute senza regista: non c’è Lobotka che ha un fastidio da sovraccarico al ginocchio sinistro, non c’è Gaetano - che là in mezzo piaceva tantissimo a Spalletti - e non c’è neanche Demme, che tra le varie distrazioni del mercato ci ha dovuto aggiungere pure un affaticamento. Ieri, per il tedesco, terapia in compagnia di Mario Rui, l’unico che ha bisogno di armarsi di pazienza - ma tanta: distrazione coscia destra per non imprecare al vento. E comunque, la sfortuna s’è concentrata a centrocampo, ha sottratto a Garcia l’altro giorno anche Elmas, l’ha costretto a rifugiarsi con Raspadori mezzala, ha dovuto spostare Anguissa come playmaker e complessivamente gli ha anestetizzato gli effetti di un test, dal quale avrebbe voluto ricevere indicazioni alle quali è stato costretto a rinunciare. Mario Rui, Demme, Gaetano, Lobotka ed
Elmas non inquietano però infastidiscono, qualcosa rallentano (ovviamente) e certo, pur senza allarmare, semmai disturbano. Domani (ore 18.30), un nuovo esame, stavolta più consistente, contro gli spagnoli del Girona: può darsi ci sia anche Lozano, fermatosi il 4 giugno contro la Fiorentina e da quel momento costretto a starsene ai margini. Ma nulla è per sempre, e ci mancherebbe, e Lozano in un pomeriggio apparentemente irrilevante ha potuto sorridere e, persino, finalmente esultare, in una partitina che per lui un peso ce l’ha avuto sul morale. Un gol in allenamento ha valore terapeutico.
Anche Elmas ai box Rudi in emergenza a centrocampo Il messicano gioca