Blaugrana in ansia su Dembelé c’è il Psg
Non c’è pace per il Barça. Dopo essersi visti costretti ad annullare la prima amichevole stelle e strisce con la Juventus, a causa del focolaio di gastroenterite che ha falcidiato la rosa, e, dopo aver perso per 5-3 contro l’Arsenal, ancora debilitati per gli strascichi del virus, nell’esordio posticipato della tournée americana, i blaugrana contavano di essersi lasciati il peggio alle spalle in virtù dell’incoraggiante 3-0 rifilato al Real Madrid nel Clásico di Dallas. Ad agitare, in tutti i sensi, il Més que un Club, però, ora è saltata fuori la grana Ousmane Dembelé, individuato dal Psg come l’ideale sostituto di Kylian Mbappé. Un autentico attentato alla tranquillità del quartier generale blaugrana e al progetto di Xavi, che considera da sempre l’esterno offensivo francese una pedina irrinunciabile in vista di un rilancio in Europa, dopo il ritorno al successo in Liga della scorsa stagione.
CAMBIO DI PIANI. Per metabolizzare il nuovo colpo e capire un po’ meglio quali saranno gli sviluppi dell’affaire Dembelé, il Barça ha pensato bene di rimanere qualche ora in più in Texas, rimandando alla metà pomeriggio il trasferimento a Las Vegas, fissato in un primo tempo per la mattina, per l’ultima partita transoceanica col Milan. Della comitiva, anche lo stesso Dembelé, anche se a questo punto difficilmente sarà impiegato contro i rossoneri. Non potranno scendere in campo neppure Gundogan e Christensen, entrambi usciti anzitempo dall’ultimo derby di Spagna per un problema muscolare. Imprevisti che costringeranno Xavi a ripensare il suo undici e che potrebbero avere delle ripercussioni anche sullo schema di gioco, visto che anche Gavi non si è ancora pienamente ripreso dal fastidio alla schiena che l’ha costretto a fare da spettatore in queste prime uscite. Facile, pertanto, che si ritorni a un ortodosso 4-3-3, al servizio dell’unico vero terminale offensivo Lewandowski, con la rinuncia al centrocampista in più utilizzato di recente.