«Una chiacchierona ma motivata»
C’è un prima e un dopo nella ancora giovane carriera di Elisabetta Cocciaretto. E ha un nome e un cognome: Fausto Scolari. L’allenatore di Sondrio ha preso sotto la propria ala l’allora talentuosa sedicenne nel 2017, quando la ragazza che lui chiama “Scotch” non aveva punti e dunque non figurava nel ranking internazionale under 18. Da allora è cambiato tutto, con un’ascesa partita dalla semifinale agli Australian Open Junior e arrivata (per il momento) alla conquista del primo titolo WTA a Losanna, della 30ª posizione della classifica mondiale e della leadership del tennis italiano femminile.
«Elisabetta è una grande chiacchierona - racconta Scolari sorridendo -. La settimana di Losanna è figlia di tre mesi in
mi ha bombardato il cervello con milioni di informazioni: il mio compito è filtrarle e sintetizzarle in tre o quattro obiettivi da poter raggiungere nel breve periodo. Senza perdere di vista quelli a lungo termine».
«La motivazione e la voglia di crescere - prosegue - è ciò che la spinge ad esprimersi sempre
meglio. A Losanna ho notato una cosa in più: ha concluso ogni battaglia giocando un tennis di altissimo livello negli ultimi due game in tutte le zone del campo».
OBIETTIVI.
Sugli obiettivi lui e la sua allieva sono ampiamente d’accordo: «I numeri sono imcui portanti, ma crescere come persona e come atleta conta di più. Il resto viene di conseguenza. Innanzitutto voglio che Elisabetta giochi stagioni intere senza infortuni. Attraverso il percorso fatto sin qui, ha acquisito conoscenze: oggi ha una consapevolezza che le può permettere di mantenersi a questo livello o magari fare ancora di più. Saranno il tempo e la salute a dircelo».
Tutto si riassume in un semplice motto, ideale per definire la fiducia tra i professionisti Cocciaretto e Scolari, che i due ripetono come un mantra: «Ogni giorno è una novità». E in periodi come questo, ogni giorno è anche una vittoria.