Corriere dello Sport

Il futuro del Motorsport siamo noi

Al Giffoni Film Festival 2023 si è parlato di Ferrari e del mondo della Formula 1 C’era anche Fuoco, il pilota di una delle Rosse che ha trionfato di recente alla 24 Ore di Le Mans

- Di Greta

Un giorno Enzo Ferrari ha detto “Chiedi a un bambino di disegnarti una macchina e quella macchina sarà sicurament­e di colore rosso”3. Non so bene cosa rappresent­i il colore rosso per la gente ma per me è sempre stato il colore della felicità. Fin da piccola la mia felicità ha un nome: Niki Lauda. È grazie a lui se mi sono innamorata delle macchine e soprattutt­o della Ferrari. Anche se sono una femmina, anche se non ho ancora la patente e Niki Lauda non l’ho mai visto in vita mia, solo su YouTube, di fianco a mio padre, mentre mi raccontava delle sfide con Hunt.

Qualche giorno fa, al Giffoni Film Festival 2023, ho incontrato Antonio Fuoco, Lilou Wandoux e Antonello Coletta, una parte della Scuderia Ferrari che poco più di un mese fa ha riportato la Rossa a vincere la 24 Ore di Le Mans, 58 anni dopo l’ultima partecipaz­ione. La 24 Ore di Le

Mans è una gara storica ed è la più importante del Campionato Endurance. Non dovete pensare alla F1! Nell’endurance è tutto diverso, dalla macchina alla durata delle gare che possono andare avanti anche 48 ore. Antonio Fuoco è uno dei piloti endurance più forti del mondo e a Le Mans 2023 ha ottenuto in qualifica l’hyperpole (la pole position nella gare endurance), che ha permesso alla Ferrari di partire davanti a tutti: «È stata una qualifica molto tirata - ci ha raccontato - ma il bello dell’endurance è questo! Vivere l’adrenalina, soffrire con i tuoi compagni di squadra… Sono cose che non mi scorderò mai».

Io Antonio lo capisco molto bene. Una domenica sì, una no, sono nella sua stessa identica condizione. Spesso però le tifose come me vengono prese in giro. Ho sentito dire più volte che le ragazze seguono le macchine solo perché i piloti sono dei fighi, ma questa cosa mi fa arrabbiare. Se è vero che anche noi ragazze dobbiamo interessar­ci alle materie scientific­he, sono sicura che l’automobili­smo sarà importanti­ssimo. Lilou Wandoux è una pilota Ferrari ed è la prima donna nella storia ad avere vinto una gara del mondiale endurance: «Da quando ho iniziato a vincere mi sento una responsabi­lità diversa addosso - ha detto - Non corro più solo per me ma anche per tutte le ragazze che hanno il mio stesso sogno. Io ci sono riuscita, ho dimostrato che anche una ragazza può farcela, ma ora tocca alle altre. Vederne sempre di più sulle macchine da corsa renderà più felice anche me».

Se la Ferrari è riuscita a vincere a Le Mans è stato anche grazie ad Antonello Coletta, il responsabi­le Ferrari delle attività sportive GT. Antonello ci ha raccontato che nell’ultimo periodo la fascia d’età che sta seguendo di più le gare endurance è quella dai 13 ai 30 anni. Ragazze e ragazzi come noi, che tra una lezione e l’altra sognano di poter arrivare un giorno a Le Mans e di indossare quella maglia rosso passione da piloti, meccanici e ingegneri. «Ci sono parecchie università che organizzan­o dei programmi dove vengono sviluppati prototipi da portare in pista e tanti ragazzi che abbiamo preso in Ferrari sono usciti da lì, studiate per essere ammessi a queste università, il primo passo è questo - ci ha spiegato - poi date retta alla vostra passione, impegnatev­i e non mollate mai. Il lavoro paga e nel motorsport c’è spazio per tutti, soprattutt­o per i ragazzi».

Anche io sogno di entrare un giorno in F1, non come pilota e nemmeno come ingegnere. Mi piacerebbe fare le grafiche che compaiono in tv prima della gara o diventare fotografa ufficiale. Una parte di me ha paura. Non vorrei illudere né me né gli altri milioni di ragazzi che vorrebbero fare il mio stesso lavoro… Ma sapere che tutti, da Antonio a Lilou, mi hanno detto di continuare a seguire questo sogno mi fa sperare. Il futuro è nelle nostre mani, anche quello del motorsport. Potrà cambiare tanto, tutto, ma una macchina che va avanti a sogni è destinata a non fermarsi mai.

Wandoux: «Corro anche per le ragazze che hanno il mio stesso sogno»

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A sinistra e a destra la postazione dei ragazzi di Radio Immaginari­a al Giffoni Film Festival conclusosi il 29 luglio dove hanno realizzato diverse interviste

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